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giovedì 5 Giugno 2025
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    E-State in Villa: a Villa Corsini a Mezzomonte la passione e la creatività dello chef Leonardo Santopietro

    Aperitivi speciali e cene con menu che cambiano ogni due settimane: "La passione per la cucina l'ho avuto fin da piccolo, quando vedevo i miei genitori vendere frutta e verdura..."

    IMPRUNETA – E’ partita alla grande “E-State in Villa”, la manifestazione organizzata da Corsini Evenst, in collaborazione a CNA Firenze, che a Villa Corsini a Mezzomonte ci terrà compagnia fino al 16 agosto.

    Nove settimane con un ristorante all’aperto con la cucina affidata al giovane chef toscano Leonardo Santopietro, un’enoteca con etichette selezionate dalle più rinomate cantine della Toscana, un bar d’autore gestito dallo staff di “Cocktail in the world”, una mostra mercato dell’artigianato artistico fiorentino curata da CNA, un allestimento permanente realizzato dalle Fornaci della terracotta dell’Impruneta, dibattiti sul presente e il futuro della Toscana, musica dal vivo e intrattenimento per bambini. 

    Ed è proprio con lo chef Leonardo Santopietro che Il Gazzettino del Chianti ha fatto due chiacchiere. Per capire cosa ci troveremo… in tavolo a Villa Corsini.

    Leonardo, che tipo di cucina troveremo a “E-State in Villa”?

    “Visto l’allestimento country chic, per alcuni piatti ho attinto dalla tradizione toscana. Come la pappa al pomodoro decorata con pepite d’oro per impreziosirla. Ho anche inserito dei piatti con ingredienti nostrani ed ispirazione internazionale, come la ceviche di branzino alla barbabietola per dare freschezza al menù”.

    Raccontaci un po’ chi sei, come “nasci” come chef…

    “La passione per la cucina l’ho avuta fin da piccolo, da quando vedevo i mei genitori vendere frutta e verdura ai mercati, parlando ai clienti di come poter cucinare i prodotti. Nella mia carriera, ho iniziato dalla trattoria, fino ad arrivare ai ristoranti stellati per conoscere tutte le sfaccettature della ristorazione. Cucinare per me è mettersi a servizio delle persone, uno dei modi migliori per cambiare il mondo!”.

    Come hai vissuto questi mesi così complicati e come hai risposto alla “chiamata” di Tommaso Corsini?

    “Sono stati dei momenti difficili per tutti, ma finalmente pian piano ne stiamo uscendo. Io e la mia sous chef Elena Rindi (mia compagna anche nella vita oltre al lavoro) abbiamo risposto alla chiamata di Tommaso Corsini con grande entusiasmo Perché, come lui, crediamo che le persone abbiano una gran voglia di stare insieme, e pensiamo sia necessario far ripartire le cose, anche se con molto sforzo, per cercare di tornare a crescere!”.

    Come si svolgerà il servizio in queste nove settimane? Quali i punti forti?

    “Il servizio si svolgerà dall’orario dell’aperitivo (18.30) quando il cliente troverà stupendi cocktail, accompagnati da succulenti taglieri, proseguendo con la cena, dove potrà attingere al menù-dinner, creato per l’occasione, accompagnato da una straordinaria selezione di vini. Il menù cambierà ogni due settimane, quindi gli ospiti potranno assaggiare sempre qualcosa di nuovo…”.

    Ci sono prodotti dei quali non puoi fare a meno?

    “In realtà non ho dei prodotti preferiti, penso a quelli che utilizzo di più come limoni e lime per dare acidità e freschezza ai piatti. Per me è comunque fondamentale sempre pensare a menu bilanciati, nei gusti e nella leggerezza. Un ospite oltre a mangiare bene e rimanere soddisfatto nel palato, non deve appesantirsi, deve dormire bene e stare meglio il giorno dopo. Questo per è fondamentale; l’esperienza culinaria non si limita a quando uno mangia”.

    Ci sono, infine, piatti che hai pensato per l’occasione? Magari ispirati dal luogo? Dal contesto?

    “Quando creo un menù per una nuova avventura mi ispiro sempre al contesto e al luogo. Quindi in un luogo come Villa Corsini a Mezzomonte non potevano mancare prodotti prodotti toscani. Poi però, anche su richiesta di Tommaso e grazie alla mia esperienza come anche quella di Elena, abbiamo voluto a dare un tocco di novità in alcuni accostamenti. E soprattutto nell’impiattamento, perché anche l’occhio vuole la sua parte!”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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