IMPRUNETA – L’edizione numero 97 della Festa dell’Uva di Impruneta si preannuncia, come sempre, “agguerrita” e ricca di novità.
A meno di un mese e mezzo dalla discesa in piazza Buondelmonti dalla Commenda del primo dei quattro rioni che sfileranno domenica 1 ottobre, i presidenti svelano alcune caratteristiche e coreografie dei carri.
Partendo da Giovanni Poggini, presidente del rione Sant’Antonio, il vincitore uscente.
“Si va su un classico – dice il presidente del rione bianco – Portiamo in piazza la storia della maga Circe e di Ulisse, rivisitata in chiave Festa dell’Uva”.
Fabio Popolizio, neo presidente del rione del Pallò, anticipa che “dopo il secondo posto del 2022 scendiamo in piazza con un progetto di Lorenzo Ricceri, intitolato La fabbrica dell’uva. E’ un’idea in cui crediamo molto”.
“Non voglio scoprire troppo le carte – puntualizza – ma stiamo iniziando a mettere su i balletti, la sartoria è partita, le prime torrette del carro sono state installate…”.
Andiamo poi sul rione… rosso.
Per Nicola Nidiaci “il contributo del rione delle Fornaci va a contribuire alla bellezza della Festa dell’Uva, quello è il nostro input”.
“Certo – ammette – sono diversi anni che non vinciamo, quest’anno ce la vogliamo giocare. Abbiamo fatto come un sub che incamera aria prima di scendere giù nell’acqua: quest’anno oltre a fare bella figura vogliamo arrivare a un risultato di livello”.
Chiude Laura Bagni, presidente del rione delle Sante Marie: “Non voglio svelare molto – sorride – altrimenti rischio… il linciaggio”.
“La nostra – conclude – è una storia fantastica che alla fine di tutto vuol dare importanza ai legami…”.
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