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martedì 23 Aprile 2024
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    Francesco Bianchi ha 42 anni e guida un gruppo di cittadini con l’obiettivo di “cambiare le cose”

    Mentre il Partito democratico di Impruneta ha indicato i suoi tre candidati alle primarie di coalizione (sulle quali da oggi ci si ritrova per individuare regole e garanti) e nell'area opposta intanto il Comitato delle Primarie per l'Alternanza si riunisce con Obbiettivo Comune, c'è una forza che ha già individuato il suo candidato sindaco (o come amano definirlo portavoce), la lista di candidati al consiglio comunale, e sta lavorando da tempo al programma elettorale.

     

    Stiamo parlando del Movimento 5 Stelle (M5S) con "Impruneta 5 Stelle", che avrà in Francesco Bianchi (in foto) il suo candidato portavoce (sindaco). Accanto a lui Majla Tomei, Leonardo Rossi, Tommaso Becucci, Antonio Gattamelata, Alessandro Bilancino, Ettore Mugnaini, Gianmaria Ciabattari, Matteo Barone, Anna Bartolozzi, Ilaria Matteini, Vittorio Mellini.
     

    Il candidato sindaco è stato fondatore, assieme a Leonardo Rossi, Tommaso  Becucci e Antonio Gattamelata, di "Impruneta 5 stelle". Francesco Bianchi ha 42 anni, è sposato con due figli e residente nella frazione di Le Rose. "Impiegato in una banca dal 1996 – ci dice – mi occupo di marketing, con specializzazione nell' on-line (internet) e della gestione di accordi commerciali".
     

    Poi ci spiega come funziona l'attività del M5S: "Ci ritroviamo ogni due mercoledì del mese per riunioni aperte a tutti i cittadini: le "convocazioni" sono indirizzate ai consiglieri, ai simpatizzanti (mediante una mailing list e attraverso il meet up) e ai cittadini di Impruneta (mediante la nostra pagina Facebook, Twitter e mediante il gruppo Facebook "Impruneta 2013"). Inoltre ai mercati di Impruneta, il sabato e a quello di Tavarnuzze, il mercoledì, una volta al mese, viene allestito un gazebo informativo con la distribuzione del programma e delle iniziative".  
     

    Poi Bianchi fa un check-up dello stato di salute del comune di Impruneta: "Attualmente a nostro avviso è in una situazione di carenza di servizi, di innovazione e di sviluppo. Tutto questo per un "monopolio" politico portato avanti da anni dalle stesse persone, che hanno lentamente portato il paese ad uno stato di torpore e di immobilismo. La mancanza di idee infine e lo sterile confronto politico, hanno portato i paesani a lamentarsi, senza aver la forza di reagire, abbracciati anch'essi da uno stato di rassegnazione e di disagio".
     

    "Solo con la partecipazione attiva dei cittadini – sottolinea con convinzione – si possono cambiare le cose. Senza pregressi politici (nessuno dei candidati ha mai fatto parte di partiti) si può, essendo svincolati, dar seguito a rilancio e innovazione. Senza schemi ed ideologie, ma con organizzazione e progettazione, puntiamo a far diventare il territorio di Impruneta, un richiamo per tutta la provincia, facendo confluire risorse e persone nuove, per un nuovo sviluppo, valorizzando le tradizioni ma incrementando anche ricettività, commercio e innovazione".
     

    "Non bisogna domandarsi cosa può fare il Comune per noi – evidenzia rilanciando una massima kennedyana – ma cosa possiamo fare prima noi per il benessere del territorio in cui viviamo. Noi lo abbiamo fatto e abbiamo deciso di iniziare a cambiare mentalità. Le cose cambieranno di conseguenza".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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