IMPRUNETA – Continuano ad arrivarci testimonianze della recente reiterazione di furti (e tentati furti) in territorio comunale imprunetino.
Ieri la testimonianza di un furto surreale ai danni di una donna residente in via di Nizzano, che si è vista derubata di… due torte e un pentolino con dentro delle lenticchie preparate per il giorno dopo.
Oggi è un altro residente di via di Nizzano a raccontarci quanto gli è accaduto: "Domenica scorsa sono andato a letto relativamente presto, verso le 22.30-23, ho chiuso tutto come sempre. Il giorno dopo mi sono accorto, mentre facevo colazione, che la finestra di cucina era aperta; e fuori ho notato alcuni miei oggetti sparsi per terra".
"E' a quel punto – prosegue – che ho realizzato che qualcuno era entrato in casa mia. I ladri hanno fatto un foro sulla finestra, probabilmente con un trapano a mano (quelli a manovella ovviamente non fanno rumore), inserendo un ferro dentro piegato sono riusciti a girare la maniglia".
"Non contenti – dice ancora – e visto che sono finestre che si aprono in entrambe le direzioni, hanno definitivamente forzato e spaccato il gancio superiore. Così sono riusciti ad entrare. Tutto questo mentre io dormivo da solo in casa. Hanno rubato soldi dal mio portafogli, lasciando carte e device che normalmente uso per lavoro".
"Posso solamente dire che sono stato fortunato di non essermeli trovati in camera – riflette – e di essere uscito illeso da questo storia, forse con un po' di paura e qualche soldo da spendere ulteriore per riparare i.danni fatti. Ovviamente la denuncia dei carabinieri è stata fatta, ma come è possibile che pagando fior fiori di tasse non si ha comunque la sicurezza di dormire tranquilli?".
"Ci vorrebbe – conclude – un piano ben pensato da parte delle autorità, telecamere sugli snodi principali per recuperare informazioni, un numero maggiore di forze dell'ordine. E magari anche illuminazione nella nostra strada, che oltre ad essere.completamente nell'oscurità, pur essendo strada pubblica comunale, è nelle stesse condizioni di una mulattiera".
di Matteo Pucci
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