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giovedì 5 Giugno 2025
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    Il presidente Stefano Romanelli: “Una grande opportunità per dare futuro alla banca”

    IMPRUNETA – Una serata molto partecipata, piena di spunti e dal “sapore” molto costruttivo quella andata in scena nei giorni scorsi nella Sala San Giuseppe del Circolo Cattolico di Impruneta.

    Si trattava del primo incontro fra i vertici della Banca di Credito Cooperativo di Impruneta (presidente Stefano Romanelli, vice presidente Franco Gabriele, direttore generale Roberto Castellani) e i soci.

    Al centro dell'attenzione l'avvio del processo di fusione per incorporazione della BCC imprunetina con il Credito Cooperativo di Scandicci – Banco fiorentino: un momento per certi versi storico, che celebra i cento anni dalla nascita dell'istituto di credito cooperativo di Impruneta, nato nel 1914..

    A testimonianza del rilievo dell'appuntamento, all'incontro era presente anche l'avvocato Simone Pistelli, nella duplice veste di socio della banca e rappresentante della Federazione Toscana delle Banche di Credito Cooperativo.

     

    E' stata descritta e commentata la dichiarazione d’intenti sottoscritta nel febbraio scorso dai rispettivi presidenti, Stefano Romanelli (BCC Impruneta) e Giovanni Doddoli (CC Scandicci–BF), che ha determinato il primo passo di un'operazione con la quale l’istituto di credito cooperativo di Impruneta, garantendo soci e clienti tutti, amplia l’operatività in un più ampio polo socio-economico con forti affinità.

    Il protocollo di intesa rappresenta il progetto-base dell’operazione, ne definisce i passaggi tracciandone il percorso che si dovrà concludere a giugno 2015. E che a compimento porterà alla nascita della “Banca di Credito Cooperativo di Impruneta – Banco Fiorentino – Società Cooperativa”.

    Molto ampia la partecipazione da parte dei soci: “Un gran bel segnale – ha detto il vicepresidente Franco Gabriele – di attaccamento e legame con la banca. L’apertura su Scandicci/Firenze è una buona opportunità per diversificare se la sappiamo sfruttare bene. Noi non vogliamo… “mangiare” Scandicci ma vogliamo che Scandicci diventi una occasione per la nostra banca”.

    Tante le domande alle quali sono state date risposte. Ampie le rassicurazioni sul mantenimento delle radici della banca imprunetina, sulla sua identità territoriale, sui processi di governance. Ma anche sulle potenzialità offerte da questa fusione.

    Riassunte dal presidente Romanelli: “Io vedo una enorme opportunità su Scandicci, che non esiste sul nostro territorio. Andiamo a scoprire nuovi settori per creare valore, per mantenere i nostri posti di lavoro, per dare un futuro alla banca e ai suoi soci. Abbiamo le carte in regola per fare questo passo e dobbiamo esserne orgogliosi!”.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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