IMPRUNETA – Saranno mesi torridi a Impruneta, dove il finale di legislatura unirà i colpi bassi tipici delle campagne elettorali, a una giunta e una maggioranza ormai slabbrate.
Il detonatore finale è stata la riduzione delle deleghe agli assessori Matteo Aramini e Sabrina Merenda, comunicata nei giorni scorsi dal Pd (non dall’amministrazione comunale), con il primo destituito anche dalla carica di vicesindaco.
Alle polemiche già roventi dei giorni scorsi, si uniscono adesso i primi atti consiliari “ostili”. Che vedono partecipi anche i consiglieri comunali (attualmente in maggioranza) che hanno abbracciato la strada alternativa al Pd-centrosinistra.
E che vede, peraltro, lo stesso Aramini già in campo come candidato sindaco della lista civica Impruneta Futura, sostenuta pubblicamente da Italia Viva e Azione.
Ed ecco, quindi, che Merenda e Aramini (in qualità di consiglieri comunali), insieme a Paolo Magnelli (che è anche presidente del consiglio comunale), Lucilla Lepri e Stefania Giusepponi, chiedono (in una mozione) alla giunta comunale (nella quale siedono ancora gli stessi Aramini e Merenda) di tornare indietro sulla decisione di mettere a pagamento il parcheggio di via Primo Maggio, a Tavarnuzze.
Una opzione, quella di togliere la sosta a pagamento, sulla quale peraltro da settimane alcuni consiglieri di opposizione di stanno spendendo pubblicamente, con tanto di raccolta firme fra i cittadini.
E così i cinque annunciano che lunedì 13 febbraio hanno “presentato e protocollato all’attenzione del sindaco una mozione per togliere gli stalli a pagamento della zona di parcheggio di via Primo Maggio a Tavarnuzze, mediante l’annullamento della delibera di giunta”.
Che, viene ricordato, “vide assente l’assessore Matteo Aramini e contrapposta a questa decisione l’assessore Sabrina Merenda, con tanto di un’analisi dettagliata sulla concentrazione di problematiche nel medesimo parcheggio, dovuta ad una condensazione di attività primarie”.
“Attività – viene precisato – come una scuola pubblica, serbatoio di un numero considerevole di persone, la presenza di un centro commerciale, le attività sportive e in ultimo la mancanza generica di parcheggi, che ogni giorno porta molti cittadini residenti a dirigersi nel parcheggio coinvolto”.
“La speranza – scrivono i cinque – era trovare una mediazione risolutiva, capace di vagliare con attenzione tutte le difficoltà. Questo non è stato possibile e con solo due voti favorevoli la delibera è passata di giunta”.
L’altra speranza, secondo i consiglieri firmatari, “dopo un momento di avvio operativo, era considerare la fase operativa come una fase sperimentale, capace di essere rivista e portare ad un ripensamento della stessa operazione”.
Secondo i firmatari adesso è quindi “il momento di rendere la speranza decisionale e immediata, aspettando una situazione migliorativa, che nel tempo potrebbe avvenire”.
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