spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
lunedì 29 Maggio 2023
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    L’Impruneta dice addio a Renzo Giani: era il “gran maestro” del Peposo

    Personaggio conosciutissimo in paese, leggendaria la sua preparazione del piatto tipico imprunetino

    IMPRUNETA – Era leggendaria la sua preparazione del piatto per eccellenza di Impruneta, il Peposo: raccontava con orgoglio di averne cucinati anche decine di chili in occasione di una Mostra dell'Artigianato a Firenze.

     

    Renzo Giani, imprunetino doc, classe 1931, era un personaggio conosciuto da molti a Impruneta: magro come un chiodo, dal naso aquilino e la lingua svelta. La sua scomparsa è un altro di quei tasselli che saltano all'interno del mosaico di una comunità.

     

    Aveva fatto l'imbianchino Renzo. Sposato da 60 anni con Rita, era il babbo di Andrea Giani, fioraio di via Paolieri e presidente del Centro Commerciale Naturale Il Pozzo. Da un paio di mesi era diventato anche bisnonno.

     

    Era consuetudine trovarlo in paese, nel "quadrilatero" per eccellenza di Imrpuneta, fra via Mazzini, via Cavalleggeri, via Paolieri e piazza Buondelmonti.

     

    Dicevamo del Peposo: Renzo raccontava con orgoglio come preparava il piatto della tradizione imprunetina. Dei vecchi fornacini.

     

    Lo aveva fatto anche in televisione, pochi mesi fa, nella magica cornice dei chiostri della Basilica di Santa Maria all'Impruneta.

     

    Lì, davanti alle telelecamere della Rai (di "Sereno Variabile"), insieme a un'altra "istituzione" dei fornelli imprunetini, la Morena del rione delle Sante Marie, questo uomo minuto e dallo spirito di ferro aveva spiegato all'Italia come di trasfoma il muscolo del manzo in qualcosa di sublime.

     

    A Andrea Giani e a tutta la sua famiglia vanno le condoglianze della redazione del Gazzettino del Chianti.

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...