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    Impruneta, inviate all’Ambasciata e al Consolato dell’Iran le ciocche di capelli raccolte come forma di protesta

    "La nostra vicinanza alle donne di questo popolo e la nostra ferma condanna alla repressione sui diritti civili esercitata in Iran che viola la libertà degli iraniani"

    IMPRUNETA – Riportiamo qui di seguito il testo della lettera inviata la scorsa settimana dall’assessora alle pari opportunità del Comune di Impruneta, Laura Cioni, quale rappresentante del Tavolo delle Politiche di genere del Chianti, di cui il Comune di Impruneta è capofila, al Consolato Generale della Repubblica Islamica dell’Iran di Milano e all’Ambasciata dell’Iran a Roma.

    “Nelle scorse settimane – dice Cioni – il Comune di Impruneta ha portato in piazza una testimonianza a sostegno delle donne iraniane partecipando alla campagna ‘La ciocca per la libertà che ha visto realizzarsi in tantissimi comuni”.

    “Le donazioni di queste ciocche di capelli – prosegue – si sono aggiunte a quelle raccolte negli altri comuni del Chianti per inviarle tutte insieme all’Ambasciata e al Consolato della Repubblica dell’Iran”.

    “Credo che la lettera che è stata scritta parli da sé – evidenzia – in merito alla nostra vicinanza alle donne di questo popolo e della nostra ferma condanna alla repressione sui diritti civili esercitata in Iran che viola la libertà degli iraniani”.

    “Grazie a tutti coloro che hanno donato qualcosa di sé – conclude – per dire a grande voce: Donna, Vita, Libertà”.

    “Oggetto: LA CIOCCA DELLA LIBERTA’

    Illustrissimo Console,

    A nome del Tavolo per le Politiche di Genere, composto dai Comuni di Impruneta, Greve in
    Chianti, Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle e San Casciano in Val di Pesa e delle sigle sindacali CGIL CISL UIL, e di tutte le donne italiane che hanno simbolicamente protestato donandoci una piccola parte di se stesse, di cui alleghiamo il risultato, ESPRIMIAMO la NOSTRA più forte condanna nei confronti del Governo che Lei rappresenta, per la violenza con cui viene represso il desiderio di libertà e il riconoscimento dei diritti civili, alle giovani generazioni in generale e alle donne, in particolare.

    L’imposizione del velo, nella visione più arcaica, e la repressione violenta cui stiamo assistendo negli ultimi anni, non può essere espressione di un puro e profondo sentimento religioso, anzi, ne tradisce l’essenza.

    Per tutti questi motivi, e per l’amicizia che lega il Popolo iraniano a quello italiano, Le chiediamo di riportare al Suo Governo la richiesta di pacificazione e ascolto della giusta domanda di libertà e parità, per cui si stanno battendo le migliori donne e uomini iraniani e per ascoltare la stessa richiesta dalla voce univoca del mondo intero.

    Impruneta, 11 Novembre 2022

    A nome del Tavolo Politiche di Genere – Assessora Laura Cioni”

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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