IMPRUNETA – Il 23 settembre avevano presentato un esposto per chiedere sei quei 300 metri di strada sterrata in prossimità della fornace REF fossero stati autorizzati.
E oggi, quasi 4 mesi dopo, annunciano all’unisono che no, pare proprio che non lo fossero: e a dirlo sono tutti i consiglieri comunali di opposizione all’Impruneta.
# “300 metri di strada sterrata in prossimità della fornace REF: è stata autorizzata?”
Roberto Viti (Obbiettivo Comune); Gabriele Franchi e Alessandro Giovannini (Cittadini Per Impruneta); Matteo Zoppini (centrodestra); Leonardo Rossi (M5S).
“Lo scorso settembre – ricordano – sono stati realizzati, tra via di Cappello e via delle Fornaci, lavori di tracciamento di una nuova strada sterrata larga circa 4 metri e lunga circa 300. Tali lavori hanno richiesto anche abbattimenti di vegetazione e cospicui movimentazioni di terra dal lato monte in direzione della valle”.
“A seguito di tre esposti e richieste di informazioni – annunciano – nostri e di altri soggetti, la polizia municipale di Impruneta ha controllato lo stato dei luoghi e degli atti, accertando che i suddetti lavori sono stati eseguiti senza alcuna autorizzazione. Per questo motivo la polizia municipale ha trasmesso notizia di reato alla Procura della Repubblica di Firenze”.
“Va ricordato – aggiungono – che il “Consorzio Le Fornaci” è il soggetto deputato al Piano Attuativo nell’area Pesci-REF (quello che prevede la realizzazione di ben 140 appartamenti e di una nuova strada di 500 metri), ed è costituito da 3 soggetti: Inimi srl, cotto REF e F.P. spa”.
“Si deve menzionare inoltre – rilanciano – che nel settembre del 2017 fu stipulata la Convenzione Accessiva fra il Comune e il “Consorzio Le Fornaci”, ma, da allora, non é stato rilasciato dal Comune nessun permesso a costruire in quanto il Consorzio non ha la disponibilità di tutta l’area su cui é previsto l’intervento e pertanto non è legittimato a presentare nessuna richiesta di autorizzazione”.
“Oltre a questo aspetto – rincarano – ci sono altre problematiche, ben lontane da essere risolte, che si possono così riassumere: mancato rispetto del trasferimento aziendale da parte della F.P. spa e dei termini ultimi per la riassunzione del personale ex REF; mancata redazione del Piano di investigazione ambientale e le eventuali operazioni di bonifica ambientale. le indagini per l’ individuazione di ordigni bellici”.
“Sorge infine spontanea una domanda al “Consorzio Le Fornaci” – concludono i consiglieri comunali di opposizione – come mai le società che ne fanno parte non versano da anni l’Ici/Imu al Comune di Impruneta per un ammontare complessivo di circa 400 mila euro? E questo nonostante che il Consorzio affermi di possedere le risorse per attuare l’intervento”.
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