IMPRUNETA – Si è spento all’Impruneta Adelmo Mecacci, il padre di Marco e Matteo. Aveva 86 anni
Figura conosciuta in paese – dove ha vissuto per più di sessanta anni – “è stato un padre di poche parole – dicono i familiari – ma di molta sostanza e di grande esempio etico e morale”.
Lavoratore instancabile nell’artigianato durante la settimana, nel fine settimana – per riposarsi, come usava dire lui scherzando – si dedicava ai suoi amati ulivi e alla vigna.
Gli unici svaghi? Seguire le partite di calcio la domenica al campo sportivo dell’Impruneta o in trasferta, e parlare poi della Fiorentina davanti un caffè al bar del “Piro”, dopo la Messa.
Non capita spesso che una persona pressoché priva d’istruzione formale potesse dire, orgoglioso come nessun altro, di avere due figli giuristi.
Ma questo aveva voluto lui, insieme all’amata moglie Gina, scomparsa quasi cinque anni fa: che i figli studiassero, perché loro non avevano potuto farlo.
E i figli hanno in effetti hanno studiato.
Marco, da decenni avvocato affermato. Il secondo, Matteo, imprunetino “famoso”.
Deputato a poco più di 30 anni, poi direttore della più nota associazione mondiale per il Tibet a Washington, oggi direttore di un importante organismo internazionale di tutela dei diritti umani dell’OSCE.
Pur non conoscendo a fondo quello che i figli facevano, ne era molto fiero, e quando ne parlava non riusciva a nascondere la gioia che gli sprizzava sempre dagli occhi.
Fino agli ultimi giorni, quando la malattia ha purtroppo preso il sopravvento, e lo ha riportato dalla sua Gina.
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