Se le agenzie di scommesse quotassero il vincitore delle primarie di coalizione (centrosinistra) di Impruneta, la quota più bassa la assegnerebbero probabilmente a Marco Pistolesi (in foto). Assessore uscente allo sviluppo economico, pare essere lui il favorito per la vittoria finale. Per adesso i "competitor" sono tutti interni al Pd: Joele Risaliti e Alessio Calamandrei.
Fino ad ora ha tenuto i fari spenti, viaggiando con il motore a bassissimi giri. Adesso, con l'accordo di coalizione in tasca (siglato lunedì 17 dicembre) con Sel, Psi e Indignamoci, eccolo uscire allo scoperto con questa lunga intervista al Gazzettino.
Allora Pistolesi, riserve sciolte: che candidatura sarà la sua?
"Sono contento di essermi candidato a queste primarie. Ho scelto di proporre la mia candidatura dopo un percorso ragionato ed in base ad una attenta riflessione sulla situazione politica locale".
Come valuta la costruzione di una coalizione e le conseguenti primarie più allargate?
"La scelta di andare verso una coalizione è di per sé una decisione politica rilevante, e deve essere inquadrata a mio avviso in un più ampio progetto di responsabilità, condividere le tappe di tutto il cammino credo che venga di conseguenza".
Quale si augura sia il percorso? Fra parlamentarie ed elezioni politiche il calendario è un po' ingolfato…
"Le primarie comunali sono un segnale importante e in linea con il clima di rinnovamento che si respira a livello nazionale, credo sia una grande occasione poter utilizzare questo strumento anche per le scelte politiche locali. Sicuramente lo scenario elettorale è piuttosto complesso nel suo insieme e spero che il contesto locale rimanga svincolato da quello nazionale; certo il lavoro organizzativo da fare sarà notevole, ma ne usciremo più forti e consapevoli".
Non teme che tutte queste chiamate alle urne dal livello nazionale alla fine distraggano un po' l'elettore in ambito locale?
"Ho sempre pensato che le elezioni comunali avessero infondo qualcosa di diverso dalle altre consultazioni elettorali (una sorta di rapporto privilegiato con i cittadini); come ho già detto, è normale che una scelta così innovativa come quella che sta portando avanti il Partito Democratico a livello nazionale possa dilatare i tempi, credo però che sia doveroso rispondere alla grande domanda di partecipazione che viene dagli elettori. La cosa bella è che quando si elegge un sindaco, al di là della scelta di campo politico, si sceglie direttamente la persona con cui i cittadini si confronteranno faccia a faccia, e credo sia questa grande conquista della politica Italiana che rende “speciali” le elezioni comunali".
Nel Pd siete tre giovani che si candidano: avete "rottamato" la classe dirigente locale?
"Il rinnovamento è un fenomeno naturale e indispensabile in politica come in tutti i campi, ci sono momenti in cui il ricambio generazionale può essere accelerato da tanti fattori, il vero problema credo stia nella formazione della classe dirigente sia a livello Nazionale come a quello locale. Per guardare al futuro è necessario che nuove energie si rendano disponibili, per quello che mi riguarda ritengo fondamentale fare tesoro dell’esperienza tramandatami da chi ha dedicato tempo ed energie".
Lei arriva da cinque anni in giunta: quli le tre priorità che si darebbe nel caso fosse eletto sindaco?
"Sinceramente quando si parla di politiche amministrative credo si debba fare molta attenzione a dare delle priorità, il “sistema Comune” è di fatto come un organismo complesso che richiede un equilibrio tra le diverse funzioni e un ragionamento più complessivo, d’altronde è ovvio che per presentare un programma sia necessario fare opera di sintesi".
Partiamo da un punto…
"Le politiche di bilancio sono imprescindibili, è come per un auto il suo motore, è la prima cosa che deve funzionare bene. È necessario far passare il concetto, che la cultura della stabilità di bilancio deve diventare un valore comune da tutti condiviso; la partecipazione e la collaborazione con i cittadini deve partire dal bilancio del Comune. Rigore e trasparenza sono indispensabili per poter far muovere tutta la macchina comunale. Avanti quindi con ottimizzazione delle risorse, efficentamento e abbattimento del debito".
Poi?
"Il lavoro e la capacità da parte del Comune di attrarre investimenti sul territorio, in un contesto di crisi strutturale che stiamo attraversando, reputo sia un altro elemento fondamentale per la prossima squadra che guiderà l’amministrazione. Dovremo lavorare al fine di utilizzare, dove possibile, gli strumenti urbanistici al fine di prevedere nuove volumetrie per insediamenti produttivi e commerciali oltre al riutilizzo dell’esistente. Da una parte è primario caratterizzare maggiormente il territorio di Impruneta come area turistica puntando sul decoro urbano, la cura del territorio e l’ambiente, dall’altra è fondamentale lavorare al fine di agevolare la creazione di nuove e diverse opportunità di lavoro per le nuove generazioni, colmando in parte alcuni ritardi strutturali".
Infine?
"Altro punto irrinunciabile per il mio programma è la salvaguardia dei servizi essenziali. In un grave contesto economico, è imperativo fare di tutto per mantenere i servizi sociali, di assistenza alla persona e supporto alle famiglie; questi, insieme all’offerta formativa e le politiche della scuola in genere sono servizi basilari su cui concentrare le forze. Potremmo continuare con le opere pubbliche e manutenzioni, la cultura, la gara regionale del trasporto pubblico, il riassetto del personale anche in funzione dei tagli e della futura catena di comando e gli altri settori che da vicino ho avuto modo di conoscere in questi anni in cui sono stato membro della giunta. Credo però che il concetto base su cui impostare il programma del sindaco debba essere la trasparenza e l’onestà nei confronti dei cittadini anche quando si fanno promesse elettorali, il rapporto diretto con la “gente” è sempre stato per me un obiettivo primario ci saranno molte difficoltà da affrontare, l’importante è affrontarle insieme".
di Redazione
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