E' stato colui che con la sua decisione di ritirarsi dalla corsa alle primarie del Pd e di sostenere la candidatura di Alessio Calamandrei ha forse dato la spinta decisiva per la vittoria dello stesso Calamandrei e la sconfitta di Marco Pistolesi.
Indicato fin da subito come candidato vicesindaco in pectore, a poco più di due settimane dal voto Joele Risaliti (nella foto insieme a Calamandrei) riflette sull'andamento della campagna elettorale. Non risparmiando qualche frecciata… .
Risaliti, come valuta l'andamento della campagna elettorale?
"Siamo partiti con un po’ di ritardo dovuto alla campagna delle primarie, che comunque ci hanno permesso di costruire un percorso con i cittadini. Non abbiamo smesso un attimo di stare tra la gente: noi abbiamo avanzato le nostre proposte concrete e realizzabili nei prossimi anni. Abbiamo proposto un percorso partecipato per la localizzazione della scuola ad Impruneta, le sedi definitive per i rioni, il superamento degli attuali livelli amministrativi, vogliamo mantenere ed efficientare le risorse che vengono destinate al sociale, il nostro più importante obiettivo è quello di ricostruire le comunità che hanno fatto di questo territorio una realtà importante e di eccellenza".
Da candidato vicesindaco alle primarie con Alessio Calamandrei oggi si sente anche un futuro, potenziale, candidato sindaco?
"No, con il percorso delle primarie abbiamo scelto il candidato sindaco per le elezioni del 2013 e io mi sono messo a disposizione per il rinnovamento della politica ad Impruneta. Alle elezioni del 2018 il candidato sindaco sarà scelto, com'è tradizione ormai consolidata del Pd, dai cittadini che saranno chiamati ad esprimere un giudizio sia sulle persone proposte che sull'efficacia dell'amministrazione che ha governato".
Il Pd di Impruneta, che notoriamente sosteneva in maggior parte Pistolesi, come si sta comportando secondo lei?
"Il Pd ha dimostrato in questi anni di avere scelto il sistema delle primarie per la scelta del candidato alla guida del governo nazionale piuttosto che i sindaci o i parlamentari. Dopo aver individuato con ampia partecipazione popolare il miglior candidato, il partito si ricompatta e lavora unito per la vittoria della lista. E'stato così con Prodi nel 2006, con Renzi sindaco nel 2009, con Bersani nel febbraio di quest'anno. Tutto il partito di Impruneta è ora quindi impegnato a sostenere il candidato sindaco Alessio Calamandrei e la lista del Pd".
Tre concetti chiave sui quali state battendo forte.
"La persona, lavoro e sviluppo, il cambiamento. La persona deve tornare al centro delle politiche sociali, attraverso la riproposizione del fondo di solidarietà del comune di Impruneta, il sostegno alle attività sportive e al volontariato, l'adesione alla strategia rifiuti zero dell'unione europea. Per quanto riguarda il benessere della comunità l'obiettivo è quello di fissare nuove regole urbanistiche ed edilizie capaci di rappresentare un reale cambio di marcia. Abbiamo aspettato fin troppo e questo è il momento per un'inversione di tendenza pratica e concreta: una nuova cultura del progettare e del costruire, promossa e incentivata dall'amministrazione".
Poi?
"Per quanto riguarda lavoro e sviluppo indentiamo lavorare affinché i miei coetanei ma anche le generazioni più grandi trovino qua le risposte occupazionali che il nostro comune può tornare ad offrire data la sua storia, la posizione e i prodotti di qualità che produce. Incentivazione del turismo nell’ambito dell’apertura di un innovativo portale telematico, innovando il servizio di ricezione turistica, puntando sulla valorizzazione dei nostri centri commerciali naturali, dei nostri negozi, delle fornaci e del settore agro-alimentare. Incentivazione del settore economico agro-alimentare con politiche volte a favorire gli investimenti delle imprese del settore; valorizzazione del rapporto “Cibo e territorio” difendendo la tradizione locale e facendone strumento di sviluppo economico per imprese e comunità locali. Incentivazione alla riqualificazione dei centri storici con iniziative di accoglienza turistica. Valorizzazione dei percorsi naturali insieme a tutti i soggetti coinvolti (proprietari, associazioni, operatori), delle strade bianche e dei borghi, con l’inserimento di percorsi pedonali e ciclabili".
A livello di partecipazione?
"Il primo cambiamento è nel rapporto con le forze civiche, questo potrebbe permettere un diverso approccio dell'amministrazione a vantaggio del cittadino. Sarà nostra intenzione puntare con forza su aree ferme da tempo come la Fornace Agresti (luogo per la ricerca e sviluppo del prodotto cotto), i Loggiati del Pellegrino (per accoglienza turistica, mostre, convegni). Il bilancio partecipato, mettere a disposizione importi per la soluzione di piccoli problemi, massima attenzioni sarà data alle necessità delle nostre frazioni che dovranno tornare a sentirsi parte del nostro territorio e non province di un impero ormai caduto in disgrazia".
Come valuta la nascita della lista Il Coraggio di Cambiare?
"La lista il Coraggio di cambiare è formata per la quasi totalità da persone che hanno già avuto un ruolo di governo ad Impruneta. Il candidato sindaco Riccardo Lazzerini è stato infatti assessore comunale nella seconda giunta Capezzuoli, è attualmente consigliere provinciale e si è presentato alle ultime elezioni politiche. Mi chiedo quindi come con queste premesse sia credibile il cambiamento, sia nel modo di fare politica che per i progetti che intende sviluppare. Altra cosa è la lista del Pd che con un candidato sindaco come Alessio Calamandrei, che non ha mai ricoperto incarichi di governo, ed è composta da giovani e donne che per la prima volta si affacciano alla vita politica di Impruneta".
di Matteo Pucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA