IMPRUNETA – Dopo più vent’anni di attività Franca Sani, conosciuta da tutta Impruneta come la “Chiccaia”, ha chiuso per sempre la saracinesca della sua amata Bottega del Caffè, all’inizio di via Cavalleggeri, entrando da piazza Buondelmonti.
La bottega di Franca è stata per tanti anni non solo il luogo dove gli amanti delle dolcezze acquistavano caffè e tanti altri dolci, ma un punto di riferimento per molte persone che spesso si fermavano anche solo per fare due chiacchiere insieme a lei.
Ieri, mercoledì 30 giugno, è stato l’ultimo giorno giorno di Franca nella sua bottega, prima di andare ufficialmente in pensione.
“Pensare di aver aperto il negozio nel lontano 1999 fa uno strano effetto – ci racconta – e adesso lasciarlo è veramente difficile.”
Franca infatti ci racconta di aver aperto l’attività nel lontano 1999 insieme a Giada Galilei, alla quale nel 2003 è subentrata Gianna Falsini, sua nipote, che è rimasta con lei per 10 anni.
“Gianna non è stata una collega, ma una vera e propria compagna, un’amica. Ancora oggi ricordo con tanto affetto tanti bei momenti passati insieme, le nostre risate, tante esperienze condivise” ci confessa commossa.
L’attaccamento di Franca alla sua bottega infatti è palpabile, lo si nota da come si aggira nel suo negozio, tra caffè pregiati, stecche di cioccolato e caramelle.
Tutto in quelle quattro mura parla della sua passione per il lavoro, ogni singolo prodotto scelto minuziosamente per i gusti dei suoi clienti.
“Prima di uscire di scena – continua sorridendo – vorrei fare dei ringraziamenti pubblici, dal profondo del cuore. Voglio ringraziare in primis Emilio Folli e tutta la sua famiglia per avermi messo a disposizione la bottega per poter aprire la mia attività (il fondo infatti appartiene alla famiglia Folli, n.d.r.).
“Poi – prosegue – voglio ringraziare tutti i miei clienti, sia chi durante questi anni è entrato anche solo una volta nella mia bottega, sia i clienti affezionati, gli amici, che invece non hanno passato un solo giorno senza entrare nella qui, anche solo per un saluto”.
“Infine – conclude commossa – un ringraziamento sentito, ai miei colleghi del CCN il Pozzo. E un augurio di buon proseguimento di tutte le attività, e le mie congratulazioni per il lavoro svolto fin qui”.
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