IMPRUNETA – Alla fine rimane da fare la denuncia, insieme alla rabbia di aver visto violata la propria casa.
L'ultimo caso di furti in casa, che in questi giorni a cavallo fra novembre e dicembre stanno avendo un sensibile aumento su tutto il territorio chiantigiano, è avvenuto nel pomeriggio di giovedì 1 dicembre nel cuore di Impruneta, in via Leopoldo Vanni, nel tratto dopo la casa di riposo.
E' Andrea che ci racconta come è andata: "Mio figlio è rientrato verso le 16.15 per prendere la borsa e andare in palestra, era tutto a posto. Mia moglie è arrivata alle 19.30, ha aperto la porta, ha visto la luce accesa e la finestra aperta della cucina. Impaurita ha richiuso subito mi ha chiamato e ha telefonato ai carabinieri. Sono entrati in quell'intervallo di tempo"
Ci spiega che "sono entrati dal dietro di casa mia; c'è una sorta di scannafosso e un giardino grande che confina con il bosco del monte Sant'Antonio. Probabilmente hanno guardato la situazione da lì e poi è stata la loro via di fuga. Hanno aperto solo la finestra: una era chiusa con la persiana, l'altra era con la persiana aperta. Abbiamo due cani ma non erano in casa, li porto con me a lavorare".
"Hanno rovistato tutto in tutte le stanze – racconta Andrea – Non hanno toccato niente di tecnologico, abbiamo trovato in casa la macchina fotografica, telefoni, computer, tablet. Hanno portato via soldi, oro (è rimasto un braccialetto mio che era rotto e una collanina di mia moglie, si sono presi anche le fedi nuziali). E un cofanetto da sommelier del vino con due bottiglie".
"Abbiamo anche l'allarme – conclude Andrea – ma era da revisionare e… non abbiamo fatto in tempo. Trovare la casa in quel modo è davvero una sensazione brutta, bruttissima. Mia moglie è disperata ma non esiste che si possa farsi condizionare la vita da questi elementi. Io non ci sto".
di Matteo Pucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA