spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 23 Maggio 2025
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    L’afta del cavo orale: cosa è, perché si sviluppa, come guarisce. Ce lo spiega lo Studio dentistico Andrea Viaggi

    Quanto durano, dove compaiono. Sono contagiose? Quali le cause principali? Hanno un legane con mestruazioni e gravidanza? I rimedi naturali e quelli... "della nonna"

    TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – L’afta è una lesione della mucosa orale che si presenta come un’ulcerazione in genere più piccola di un centimetro, caratterizzata da un’area centrale biancastra, talvolta tendente al giallo, circondata da mucosa arrossata e edematosa.

    Molti hanno sperimentato quella sensazione di fastidio e bruciore dovuta all’afta, che si intensifica ogni volta che ci passiamo sopra la lingua o mangiamo qualcosa.

    Probabilmente rappresenta la lesione orale più diffusa, soprattutto in età pediatrica. Tipica è l’afta sul labbro inferiore ma anche sulla lingua o all’interno delle guance.

    Pur non essendo ben nota l’eziologia dell’afta, ovvero le cause, è comune che insorga in seguito a piccoli traumatismi della mucosa. Anche se probabilmente rappresenta una comune manifestazione di più problemi.

    Definizione di afta

    L’origine del termine è antica e vuol dire pustola, ulcerazione.

    Da un punto di vista medico, è una lesione della mucosa che può avere cause differenti, non note. Non esiste una cura per le ulcere in bocca, solo dei rimedi per contrastare il dolore e velocizzare la guarigione di queste fastidiose lesioni della mucosa che portano alle vesciche in bocca.

    Da un punto di vista medico, è una lesione della mucosa che può avere cause differenti, non note. Non esiste una cura per le ulcere in bocca, solo dei rimedi per contrastare il dolore e velocizzare la guarigione di queste fastidiose lesioni della mucosa.

    Come riconoscere un’afta?

    È comune che i pazienti la indichino come macchia bianca. Ma se la osserviamo bene, l’afta alla gengiva, alla lingua o sotto al labbro ha una forma concava, con la parte centrale biancastra con una tonalità che varia dal bianco al giallo, dovuto alla presenza di fibrina. I bordi intorno arrossati e edematosi, a causa dell’infiammazione.

    Ecco cosa sapere in più per riconoscere con precisione l’afta cavo orale.

    Quanto dura un’afta in bocca?

    La durata media di un’afta è di una settimana, con dolore intenso nei 5 giorni centrali. Anche il tempo di guarigione ci dice molto di un’afta.

    Dove compaiono di solito queste ulcere?

    Le afte possono presentarsi in ogni distretto della bocca. Di solito compaiono sulle guance, sulla lingua, e sulle labbra.

    Le afte sono contagiose?

    No, non è possibile trasmettere l’afta da persona a persona come avviene, invece, con l’herpes orale.

    Le afte si presentano durante le mestruazioni?

    Sì, le donne in procinto di avere il ciclo mestruale possono notare la comparsa di afte in bocca a causa dello squilibrio ormonale.

    Lo stesso processo di afta della mucosa orale può capitare nei periodi legati alla gravidanza.

    Cause: perché vengono le afte?

    Siamo tutti alla ricerca di cause e rimedi per le afte bocca. Ma ancora non esiste una spiegazione chiara sull’origine dell’afta. L’ipotesi più condivisa è che ci siano diverse cause che concorrano alla sua formazione.

    La più comune: i traumi della mucosa orale (morsicature, punture, ustioni). Altre cause delle afte del cavo orale?

    • Infezione da parte dei batteri.
    • Carenze nutrizionali (soprattutto di ferro, vitamina B12 e B8).
    • Stati di stress.
    • Squilibri ormonali.
    • Alterazioni del sistema immunitario.
    • Farmaci.
    • Radio e chemioterapie.
    • Intolleranze.
    • Patologie infiammatorie croniche.
    • Celiachia.

    I rimedi e le cure

    La terapia disponibile per l’afta è palliativa, dal momento che la cura consisterebbe nella somministrazione di immunomodulatori, i cui effetti collaterali superano di gran lunga i benefici terapeutici. Inoltre:

    Nessuna terapia è curativa, e il trattamento può essere finalizzato ad alleviare il dolore, ad accelerare la guarigione e a ridurre la frequenza degli episodi di ulcerazione.

    Esistono degli efficaci rimedi al dolore, come gel e spray lenitivi, spesso a base di aloe e acido ialuronico, antinfiammatori topici, e cerotti a base di antinfiammatori steroidi che riescono ad abbreviare i tempi. Una delle soluzioni migliori è Aftab, compresse che si appoggiano sull’ulcera per velocizzare la guarigione e ridurre il dolore.

    Per curare un’afta non è necessario andare dal medico, però qualsiasi medicinale (compreso Aftab) deve essere valutato con un dottore dato che può avere effetti collaterali anche per donne in allattamento e gravidanza.

    Rimedi naturali e fai da te per le afte

    A questi presidi è importante associare un’ottima igiene orale lavando i denti tre volte al giorno, al fine di ridurre la carica batterica. Molto importante è anche un’alimentazione ricca in vitamine e sali minerali ed evitare cibi piccanti, acidi, troppo salati e speziati, che concorrono a stimolare la sintomatologia algica. Altri rimedi casalinghi per l’afta.

    • Fermenti lattici, utili se l’afta è causata da uno squilibrio intestinale
    • Aloe vera, per le sue proprietà calmanti e rigeneranti
    • Liquirizia per le proprietà antinfiammatorie

    In ultimo c’è il classico rimedio della nonna per alleviare il dolore anche di quell’afta enorme in bocca che non ti dà tregua: il miele.

    Applica un cucchiaino sull’ulcera, lascia riposare e poi fai dei gargarismi con acqua.


    (CONTENUTO SPONSORIZZATO)

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...