IMPRUNETA – E' stato lo stesso sindaco di Impruneta Alessio Calamandrei, venerdì 11 luglio, a rendere nota la decisione finale della sua giunta in merito al nuovo plesso scolastico di Impruneta: che verrà realizzato nella zona della "terza piazza", ai Sassi Neri, in legno.
E per quanto riguarda i soldi, attingendo da fondi che arriveranno da Terna e dall'anticipo degli oneri di urbanizzazione per l'operazione Pesci-Ref nella zona di via di Cappello. Per la quale è stata firmata la convenzione (clicca qui per leggere l'articolo).
Un'occasione nella quale il sindaco non ha mancato di tirare una stoccata all'opposizione in consiglio comunale.
“Dispiace solamente – ha detto – che l’opposizione, nonostante tutta l’attenzione messa in questi mesi, abbia votato contro alla Convenzione che garantisce al Comune di Impruneta la certezza di realizzare le scuole in tempi brevi, motivandolo con la mancata partecipazione per la scelta dell’area in cui realizzare l’opera. Una scelta obbligata per la proprietà dell’area comunale che consente una economia di scala e una soluzione ottimale, stante il pregio dell’area, per il bene dei nostri figli”.
Tocca a Riccardo Lazzerini, capogruppo in consiglio comunale de Il Coraggio di Cambiare, spiegare "il perché del nostro voto contrario all'utilizzo degli oneri di urbanizzazione derivanti dalla futura operazione Pesci-Ref".
"Niente in contrario – dice Lazzerini – alle "scelte" quando queste sono condivise. Nonostante le innumerevoli sedute sulla scuola, non certamente provocate dal sindaco e dalla sua "incerta" maggioranza, né la giunta, né il sindaco, né il partito che la rappresentanza, all'oggi hanno fatto un solo incontro pubblico per "compartecipare" tale scelta".
"Oggi – prosegue – scopriamo che ufficialmente esiste un luogo (deciso unilateralmente) per costruire una porzione "minimale" del nuovo plesso scolastico utilizzando soldi della comunità che non ha avuto nessun modo di esprimersi in merito".
"Per quanto ci riguarda – dice ancora – avremmo rimesso ai diretti interessati (docenti-fruitori-genitori-rappresentanze sindacali) la scelta del luogo e della struttura".
"Questo sindaco – conclude sferzante – è sempre più un portavoce di vecchie scelte riesumate dai cassetti e che i vertici tecnici della struttura comunale gestiscono in totale assenza della "politica" e di qualsiasi filtro democratico. Le medie, vera priorità per il capoluogo, non sono neanche contemplate… come se dovessero rimanere per sempre in altro loco. Chi vivrà vedrà!".
di Matteo Pucci
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