IMPRUNETA – "Concordo con i Verdi per Impruneta da almeno otto anni: credo che questa sia almeno la decima volta che lo dico e, purtroppo non credo l'ultima. Quel terreno venduto era la sede naturale per sistemare definitivamente il rione del Pallò".
Riccardo Lazzerini, consigliere comunale de Il Coraggio di Cambiare, si schiera sulla stessa linea degli ambientalisti imprunetini, molto critici per la dismissione del terreno di proprietà comunale (lungo la circonvallazione) a una cifra molto più bassa di quella prevista in partenza: da 395mila a 228mila.
"Ma la questione – dice Lazzerini – appunto vecchia di almeno otto anni, è stata purtroppo ripresa anche dalla nuova amministrazione comunale. Confesso, con un certo stupore da parte mia che, alla pari di molti cittadini e rionali, mi aspettavo una svolta rispetto alle politiche precedenti".
Perché la collocazione dei rioni all'Impruneta pare una priorità… solo in campagna elettorale: "E pensare che c'era chi diceva che un'area rionale in quel punto – dice ironico Lazzerini – avrebbe creato un impatto paesaggistico. Invece ci verranno fatte villette con parcheggio…".
"Peraltro – dice ancora il consigliere comunale – oggi l'area venduta si presenta come una discarica. Chissà chi l'ha acquistata in quali tempi prevede di costruire… e quanto a lungo rimarrà così com'è".
"Il piano di sistemazione dei quattro rioni – rincara Lazzerini – sembra essere scomparso completamente dall'agenda comunale. Anche perché dobbiamo ricordare che se il Pallò (da anni fuori dal paese, lungo l'Imprunetana, a Nizzano, n.d.r.) non ride, anche gli altri non rioni non possono certo festeggiare".
"Ritengo che sia necessario fare il punto della situazione – annuncia Lazzerini – capire cioè quale sia lo stato dell'arte del piano di sistemazione delle aree definitive per i rioni. E, nel caso esista, condividerlo con quest'ultimi attraverso l'Ente Festa dell'Uva. Per quanto mi riguarda, chiederò che il sindaco relazioni al consiglio nel merito… e non sarà la solo richiesta che faremo".
"Oramai appare evidente – conclude Lazzerini – che i due anni promessi non sono bastati. E, da forte estimatore della Festa dell'Uva, mi auguro che entro la fine del mandato si giunga ad una risposta definitiva per i rioni e per la salvaguardia della nostra Festa che, nel 2016, compie 90 anni!".
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