IMPRUNETA – Tutti compatti. Dal consigliere comunale di centrodestra (Matteo Zoppini) che sulla questione si è espresso nei giorni scorsi, a quelli di opposizione (Alessandro Giovannini e Gabriele Franchi, Cittadini per Impruneta; Leonardo Rossi, M5S; Roberto Viti, Obbiettivo Comune).
Fino a Chiara Innocenti, che ormai sembra quasi essere solo nominalmente consigliera del gruppo di maggioranza.
Tutti concorsi nel sostenere che la presenza dell’Opera Pia Vanni nella Commissione di controllo e garanzia dovrebbe essere un atto dovuto.
“Il parere con cui il Ministero dell’Interno ha risposto all’esposto presentato dal presidente della Commissione di controllo e garanzia Matteo Zoppini ha ristabilito i principi delle leggi” sostengono.
# Zoppini (Fratelli d’Italia): “Il Ministero conferma che Opera Pia è soggetta a controllo comunale”
“Il 31 gennaio scorso – ricordano – erano stati i consiglieri di opposizione a richiedere la convocazione della Commissione, al fine di analizzare questioni legate al bilancio dell’Opera Pia e di approfondire la vicenda della Fattoria Alberti”.
“Noi – puntualizzano – abbiamo sin da subito agito sulla base delle norme, al solo scopo di poter fare delle domande in quella che, secondo il regolamento del nostro Comune, secondo il Segretario Generale ed evidentemente anche secondo quanto affermato dal Ministero dell’Interno, è sede legittima per affrontare tali questioni”.
“Noi non abbiamo mai voluto fare alcuna guerra – accusano – Che invece è partita dal presidente Marzio Magherini, che ha disertato più volte la Commissione arrivando financo ad affermare che il Comune non avrebbe alcun controllo sull’Opera Pia. Le sue affermazioni sono state smentite dal Ministero, così come è stata smentita la linea di fiancheggiamento alle posizioni di Magherini espressa sin da subito da più esponenti della maggioranza”.
“Fare chiarezza su aspetti che riguardano un ente pienamente controllato dal Comune – rilanciano – dovrebbe essere interesse di tutto il consiglio comunale, di tutto il mondo politico, non certo solo di una parte. Invece siamo costretti ad assistere al triste spettacolo di un sindaco che, persino dopo che il Ministero si è chiaramente espresso sulla vicenda, continua a mistificare la realtà e a buttare tutto in caciara”.
“Come mai – domandano – egli e la maggioranza non sono insorti in questo modo anche quando a novembre la Commissione di garanzia e controllo è stata convocata in merito ad Alia? E come mai si continua ad utilizzare strumentalmente il discorso sanitario – per il quale noi abbiamo sempre riconosciuto i meriti dell’Opera Pia – per coprire le questioni che riguardano invece la gestione del patrimonio?”.
“Sin da subito – ricordano ancora – non è stato affatto un buon segnale la convergenza delle posizioni del sindaco, il controllore, con quelle di Magherini, il controllato: adesso ciò diventa molto preoccupante”.
“Da parte nostra – promettono – rimane ferma la volontà che abbiamo sempre avuto, ovvero semplicemente quella di poter fare domande, approfondire questioni e di conseguenza poter trovare delle soluzioni nell’interesse della collettività, nel rispetto di quelli che sono i nostri doveri di consiglieri comunali”.
“Ci auguriamo – concludono – che la Commissione garanzia e controllo possa essere riconvocata, e che si possa aprire un sereno confronto in base a quelle che sono nient’altro che le leggi”.
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