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venerdì 5 Settembre 2025
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    Lorenzo Bellini (assessore M5S): “A Impruneta siamo stati dei precursori. Qui primo modello del campo largo”

    "Oggi, nel 2025, possiamo dire che avevamo ragione. E che se anche a livello regionale viene applicata la ricetta di Impruneta, può essere una strategia vincente"

    IMPRUNETA – “Impruneta è stata il primo modello di campo largo”: lo rivendica l’assessore Lorenzo Bellini, inserito nella giunta comunale dal sindaco Riccardo Lazzerini, in “quota” MoVimento 5 Stelle.

    “La coalizione che si è presentata alle elezioni comunali di Impruneta nel 2023 – ricorda Bellini – ha rappresentato un piccolo ma significativo laboratorio politico riuscendo a formare un prototipo di campo largo che ha unito Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Partito Socialista, SCE e la lista civica Coraggio di cambiare.

    “La coalizione – prosegue Bellini – ha successivamente allargato ulteriormente il perimetro accogliendo anche la lista di Impruneta Futura andando quindi a completare l’intero arco del centro sinistra rappresentato nel consiglio comunale di Impruneta”.

    “La formazione della coalizione – rivendica – è stata possibile solo grazie a un serio e lungo lavoro sul programma elettorale, che doveva raccogliere le sensibilità di tutte le forze politiche e che ha rappresentato in qualche caso anche una forte rottura con le politiche precedenti. Un lavoro per niente scontato nel 2023 e in qualche caso è stato anche ostacolato dai vertici del MoVimento che all’epoca videro l’esperienza imprunetina quasi come una fuga in avanti”.

    “Una fuga in avanti che però era vista solo dai vertici lontani dal territorio – spiega ancora l’assessore del M5S a Impruneta – Qui invece si sapeva benissimo che se c’era un posto dove sperimentare un campo largo era proprio Impruneta, che nel 2023 ha visto un netto cambiamento all’interno del Pd, ma anche del MoVimento stesso, con l’incontro di persone capaci di superare le proprie posizioni ideologiche e di trovare un minimo comune denominatore”.

    “Oggi – rivendica Bellini – nel 2025 possiamo vantarci di dire che avevamo ragione; e sono convinto che la ricetta applicata ad Impruneta, se viene applicata anche a livello regionale, possa essere una strategia vincente. In quanto solo con un programma condiviso fin dall’inizio è possibile unire forze diverse spinte comunque ad un cambiamento e ad un miglioramento delle politiche attuate”.

    “Un risultato particolarmente significativo – entra nello specifico – riguarda il cambiamento dell’assetto viario con la parziale pedonalizzazione di piazza Buondelmonti. La piazza, cuore del centro storico, era da tempo oggetto di discussione per le sue problematiche legate al traffico e alla sicurezza dei pedoni. La coalizione ha lavorato per ridurre il traffico veicolare, creando spazi più sicuri e vivibili per residenti e turisti. Questo intervento ha rappresentato non solo un miglioramento, ma anche un segno tangibile della volontà di portare avanti un programma condiviso e di dimostrare che è materia viva e non una lista di vane promesse”.

    “Come MoVimento 5 Stelle – riprende – non possiamo che rivendicare il no deciso alla quotazione in borsa della multiutility, ora rinominata Plures, con l’approvazione della mozione nel 2024. Quella che all’epoca sembrava una presa di posizione rivoluzionaria per il panorama delle maggioranze Pd in provincia di Firenze, ora è una posizione ampiamente diffusa che dimostra ancora una volta come all’Impruneta siamo stati i precursori di posizioni che poi si sono allargate sul territorio”.

    “Parallelamente – continua nel suo bilancio – la coalizione ha preso posizioni forti anche sul piano internazionale. Il no alle politiche di riarmo promosse dall’Unione Europea cosi come il sostegno alla causa palestinese sono state scelte coerenti con i valori di pace, giustizia sociale e solidarietà internazionale che hanno animato la coalizione sin dal suo inizio. In un contesto geopolitico segnato dalla crescente tensione, la coalizione ha preferito una politica di disarmo e di dialogo, ritenendo che investire in armamenti anziché in politiche sociali ed ecologiche sarebbe stato un errore, soprattutto in un momento di crisi economica e sociale”.

    “Infine – rivendica ancora – uno dei temi più sentiti dai cittadini di Impruneta è stato quello delle manutenzioni straordinarie. La coalizione ha avviato un programma organico di interventi di ripristino e miglioramento delle infrastrutture locali, che andassero a risolvere molte delle criticità che si erano accumulate nel tempo. Strade, marciapiedi, impianti di illuminazione pubblica, scuole e edifici pubblici sono stati oggetto di interventi mirati, volti a garantire maggiore sicurezza, funzionalità e decoro”.

    “Mentre la politica regionale si sviluppa, non mancano le sfide – ammette – Mantenere unita una coalizione così ampia richiede capacità di mediazione e di dialogo. Le differenze di visione, soprattutto su temi economici e sociali, possono emergere e generare tensioni all’interno del campo largo. Tuttavia, l’esperienza di Impruneta ha dimostrato che è possibile trovare un punto di equilibrio, che vada oltre le divisioni ideologiche e che si basi sul pragmatismo e sull’efficacia”.

    “Ormai – conclude Bellini – abbiamo la consapevolezza che per contrastare le forze politiche di centro-destra un’alleanza ampia e inclusiva tra le diverse componenti del centrosinistra è necessaria. A partire da Impruneta, si è capito che solo attraverso l’unione delle forze, mettendo insieme il Pd, il MoVimento 5 Stelle, i socialisti e altre forze progressiste, si può creare un’alternativa credibile e unita alle destre. Una fusione che però non può essere fatta a freddo ma che richiede e richiederà nel futuro un lungo e continuo lavoro”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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