IMPRUNETA – “Impruneta è entrata presto in campagna elettorale, e quindi millantare successi è un’operazione a cui da qui a maggio dovremo abituarci, ma ritengo opportuno ricordare la verità storica e politica delle cose”.
Inizia così la riflessione del consigliere comunale di opposizione (Cittadini Per Impruneta) Gabriele Franchi: al centro del ragionamento, la piazza di Tavarnuzze e il mercato settimanale del mercoledì.
“Lo spostamento del mercato in piazza a Tavarnuzze – dice Franchi – di cui il vicesindaco Matteo Aramini ha dato trionfale notizia, arriva dopo quattro anni e mezzo dalla decisione di agire in tale senso”.
“E se il mercato tornerà in piazza Don Chellini – puntualizza – dove è giusto e naturale che stia, il merito principale è del MoVimento 5 Stelle, il cui consigliere Gerardo Patruno presentò nel 2018 una mozione per avanzare proprio tale richiesta”.
“L’atto – ricorda Franchi – fu approvato all’unanimità dal consiglio comunale nel settembre di quell’anno, ma da allora la vicenda si è impantanata e non ne abbiamo saputo in pratica più niente fino ad adesso, quando apprendiamo che finalmente lo spostamento avverrà luogo”.
Spostamento mercato di Tavarnuzze, il vicesindaco Aramini: “Ieri l’ultima (e forse definitiva) prova”
“Al netto di innegabili difficoltà burocratico-amministrative – accusa – quattro anni e mezzo per spostare un mercato in una piazza non mi sembrano un risultato di cui poter andare fieri, ma come si sa la propaganda è un’arma potente che permette di presentare i fatti in maniera molto diversa da come sono realmente”.
“A Tavarnuzze – incalza Franchi – questa amministrazione, di cui Aramini fa parte come assessore e vicesindaco, conclude la legislatura senza una destinazione per il Birillo, con la previsione di una mostruosa ed inutile lottizzazione in via Barducci, con manutenzioni pari a zero e con il regalo finale di un bel parcheggio a pagamento”.
“L’unico risultato – aggiunge – proposto da una forza di opposizione e a cui comunque si è arrivati dopo una vita, viene subdolamente spacciato come proprio”.
“Purtroppo ci siamo abituati da sempre – conclide – Questa giunta è loquacissima quando c’è da rivendicare successi minimi o presunti, mentre tende a soffrire di grave mutismo quando c’è da informare su fallimenti, negligenze e scelte disastrose per il territorio”.
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