TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Hanno visto, come molti, le foto postate sui social, della moria di pesci nella Greve, a Tavarnuzze, piĂą o meno all’altezza della “pescaia”.
Così i Verdi per Impruneta hanno preso “carta e penna” e hanno scritto: ad Arpat e al Comune di Impruneta.
Segnalando, appunto, la moria di pesci del 25 luglio, “nel tratto del torrente Greve compreso fra il parcheggio del campo sportivo, il depuratore e la pescaia a valle”.
“L’evento – scrivevano ieri, domenica 25 luglio – risulta tuttora osservabile, con la presenza di pesci morti a monte della pescaia”.
“Lo segnaliamo – concludevano i Verdi per Impruneta – per quanto di rispettiva competenza, al fine di verificare se l’origine dell’evento sia riferibile a cause naturali o antropiche”.
Insomma, si chiede di fare approfondimenti per capire se la moria è dovuta alla forte riduzione di acqua (e di ossigeno) nel torrente, oppure se ci sia una corresponsabilità da parte umana.
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