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giovedì 25 Aprile 2024
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    Morte in A1, il dolore dei Bottai per la scomparsa di Gino Galli: “Era una persona straordinaria”

    Nella frazione imprunetina c'è incredulità per la morte del gestore del bar "La Certosa", deceduto a 56 anni, nella notte, in un terribile incidente stradale

    BOTTAI (IMPRUNETA) – Il bandone del bar “La Certosa” sulla via Cassia, nella frazione imprunetina dei Bottai, proprio davanti al parcheggio e alla fermata dell’autobus, stamani è rimasto chiuso.

    “Chiuso per motivi personali. Scusate per il disagio”: questo il cartello affisso alla serranda. E sono stati tanti i clienti, che si fermano ogni giorno a prendere un caffè, a far colazione, a comprare i giornali, a domandarsi il motivo.

    Il proprietario, Gino Galli, lo aveva chiuso nel pomeriggio di lunedì 7 novembre, con la moglie e un dipendente. Dandosi l’appuntamento per la mattina dopo.

    Ma martedì 8 novembre il bandone non si è riaperto, e qualcuno ha attaccato quel foglio.

    La verità relativa a quella chiusura è arrivata poche ore dopo: Gino era partito prestissimo, come faceva ormai da anni, insieme alla moglie, dalla loro casa di Montecatini Terme. Direzione autostrada A1, uscita casello Firenze-Impruneta.

    Purtroppo il destino aspettava i coniugi all’altezza del km 283 (tra il bivio con la A11 Firenze-Pisa e l’uscita Firenze-Scandicci). Lì, intorno alle 4, è avvenuto un terribile incidente: la loro auto coniugi è andata a incastrarsi in una terribile carambola con due mezzi pesanti.

    Per Gino Galli, 56 anni, non c’è stato nulla da fare, è deceduto. Mentre la moglie è stata estratta dai vigili del fuoco e trasportata in codice rosso in ospedale.

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    Ai Bottai la notizia è arrivata come una lama di coltello. Lasciando dolore e sgomento.

    Una frazione lungo la Cassia, con l’abbazia della Certosa a dominare dalla collina e alle porte di Galluzzo. Luogo di passaggio per eccellenza. Ma anche di legami locali.

    “Io abito sopra al bar – ci dice un uomo con le borse della spesa, fermo davanti a quel bandone – Conosco molto bene questa famiglia. Persone bravissime, sempre disponibili, un animo buono entrambi. Posso solo immaginare cosa stanno passando adesso i loro due figli”.

    Nel frattempo si ferma una donna ad acquistare le sigarette al distributore automatico. Anche lei legge il cartello, ed esclama: “Oh che ha chiuso prima oggi Gino!”.

    Il signore appoggia le borse per terra: “Mi dispiace dover a essere io a darle la notizia, c’è stato un incidente, Gino purtroppo non ce l’ha fatta”.

    La donna spalanca gli occhi, lo guarda fisso: “Non me lo dica! Mi fermavo tutti i giorni da lui a fare colazione”.

    Accanto al bar “La Certosa” c’è un altro bar, quello del circolo Arci Bottai. Dietro il banco il barista capisce subito cosa gli vogliamo chiedere.

    “Guardi non ho parole – ci dice – Eravamo più che amici con Gino. Una persona straordinaria, che personalmente mi ha aiutato anche in un momento difficile”.

    Essendo due bar così vicini non c’era, diciamo, rivalità tra voi? “Guardi – risponde subito – ci aiutavamo a vicenda. Lui teneva aperto la mattina fino alle 15, poi aprivamo noi e lui chiudeva”.

    “Non c’è stata mai rivalità – riflette a voce alta – ma una vera amicizia e stima tra di noi. Bravissime persone, lui e la moglie. Ora speriamo che lei riesca a farcela”.

    “Sia qui che a Tavarnuzze tutti li conoscevano – conclude – Tra l’altro prima di questo bar avevano in gestione la pensione degli Scopeti. E’ un giorno triste, mi creda”.

    Terribile incidente stradale nella notte in A1. Muore gestore di un bar ai Bottai. Grave la moglie

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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