IMPRUNETA – Durante le manifestazioni dell’antica Fiera di San Luca, patrono di Impruneta e degli artisti, l’associazione Art-Art propone, dal 5 al 20 ottobre, la 40° mostra collettiva a cui partecipano artisti con opere di fotografia, pittura, scultura e altro. Inaugurazione, sabato 5 ottobre ore 17, con la presentazione della professoressa Sonia Salsi (Galleria IAC, via della Croce 41).
Espongono: Maria Grazia Bartali, Giampaolo Beltrame, Antonio Bernardini, Maurizio Biagi, Giuseppe Cassandro, Marino Cassandro, Bruno Chiarini, Giacomo Cintelli, Marina Corbinelli, Mimmo Corrado, Denise Dagnelies, Mariella De Fazio, Simone Del Carmine, Nicole Guillon, Vincenzo Ianniciello, Angiolo Lombardini, Luciano Lotti, Aldo Meschini, Manuela Morandini, Lorena Nocentini, Rossano Noferi, Bianca Pagliai, Tommaso Paone, Lorella Pubblici, Ilaria Romanelli, Carmelina Rotundo, Agata Floriana Vindigni.
"Presentare ciascuna delle ventisette personalità artistiche – spiega Salsi – che espongono opere di pittura, fotografia, scultura, allestimenti, installazioni e creazioni poetiche in questa quarantesima Mostra Collettiva di San Luca sarebbe un compito arduo: l'alta qualità di ciascuno e il numero complessivo di artisti non lo consentono. Ma, per paradosso, è proprio la dimensione “collettiva” a mettere in risalto ciascuno degli artisti e delle artiste, uniti e partecipi – pur nella diversità degli stili e delle tecniche – in un progetto condiviso, tanto più significativo, in questo anno 2013, per aver raggiunto la Quarantesima Edizione, cui partecipano soci e invitati".
"La continuità nel tempo – prosegue – conferma il valore culturale di questa Iniziativa, le dà sempre maggiore autorevolezza, costituisce un punto fermo, un riferimento tanto più significativo rispetto ai tanti premi, concorsi, rassegne, “eventi” che brillano di fuggevole splendore, triturati da una spettacolare e onnivora pseudocultura".
"E il riferimento al Santo Patrono dell'Impruneta – dice ancora la professoressa – corona questa continuità con la continuità di una Fiera che ha varcato i secoli, testimone e frutto di valori antropologici che sono l'humus stesso di qualunque Gruppo Sociale".
"Nell'intrecciarsi di aspetti economici, sociali, religiosi, artistici, relazionali si connota la comunità – conclude – dal mercato del bestiame che percorreva i sentieri della transumanza, dal sentire religioso che componeva, quasi per gli stessi sentieri, il percorso delle processioni al Santuario che fu meta anche delle donne di “Casa Medici”: fili che hanno tessuto la loro trama nel tempo, in una consapevolezza di identità, in una condivisione di valori che sono patrimonio comune dell' Impruneta dei nostri giorni, testimoniato anche dai nostri artisti di questa Collettiva".
di Redazione
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