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martedì 23 Aprile 2024
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    Multiutility dei servizi in Toscana, a Impruneta pesanti critiche dei consiglieri Franchi e Maurri

    "Presentata mozione. I consiglieri di maggioranza si accorgano di aver approvato a ottobre un atto di cui sapevano poco o nulla. E i cittadini si indignino"

    IMPRUNETA – “Lo scorso ottobre il consiglio comunale ha approvato con i voti della maggioranza la Delibera quadro di approvazione dell’operazione Multiutility. Questo oggetto misterioso consiste nella costituzione di una holding pubblica per la gestione delle partecipazioni societarie, con la fusione di Consiag, Acqua Toscana e Publiservizi in Alia S.p.a”.

    Inizia così la riflessione di due consiglieri di opposizione, Gabriele Franchi (Cittadini Per Impruneta) e Flavia Maurri (M5S) sul tema della grande holding toscana per la gestione dei servizi.

    “Il nostro Comune – proseguono – si è accodato al volere del Pd regionale e dei grandi comuni della Piana fiorentina, in particolar modo di Firenze, ed è entrato senza esitazioni in un’operazione che vede concentrare nelle mani di un’unica enorme realtĂ  servizi che dovrebbero essere invece vicini ai cittadini, mentre adesso invece il controllo dei comuni si riduce pressochĂ© a zero”.

    “L’aspetto piĂą grave della costituenda Multiutility – incalzano – è la partecipazione dei privati che può arrivare al 49%, e la quotazione in borsa della societĂ : servizi pubblici, tra cui l’acqua per la quale nel 2011 un referendum ne ribadì la natura di bene pubblico, vengono così buttati alla mercĂ© della speculazione finanziaria e del profitto degli investitori, senza prospettive di una diminuzione dei costi delle tariffe, ma proprio dello scenario opposto”.

    “Peraltro – aggiungono ancora Maurri e Franchi – il percorso che ha portato all’approvazione del progetto Multiutility non ha visto il dovuto coinvolgimento dei cittadini che vivono nei territori interessati. Non c’è stato alcun processo partecipativo, e noi stessi consiglieri siamo stati subissati di atti tecnici pochi giorni prima del voto nei consigli comunali”.

    “Alcuni comuni della provincia – ricordano – come il comune di Sesto Fiorentino, si sono opposti all’ingresso nella Multiutility, ed è dai loro amministratori e dagli esponenti dei movimenti per i beni comuni che è partito un percorso di protesta e informazione che ci ha visti partecipare con entusiasmo, e che ha portato anche ad eventi nei territori come quello di venerdì scorso a Greve in Chianti”.

    “Il culmine di questa attivitĂ  – sottolineano – è stata una mozione che i consiglieri aderenti all’iniziativa stanno presentando nei comuni dove la Multiutility è stata approvata: un testo che ha avuto il supporto di autorevoli legali, e che rileva tutti le conseguenze nefaste che la Multiutility avrĂ  sulle casse dei Comuni, sul controllo da parte di questi dei servizi pubblici, sulla svuotata funzione sociale dell’erogazione dei servizi; vengono inoltre rilevati aspetti irregolari nei percorsi che all’interno di alcune delle societĂ  coinvolte hanno portato alla costituzione di questa holding”.

    “Anche noi abbiamo presentato questa mozione – fanno sapere – e giovedì 26 gennaio sarĂ  discussa in consiglio comunale. Ci appelliamo ai consiglieri di maggioranza, perchĂ© si rendano conto di aver votato ad ottobre un atto di cui – non per colpa loro – sapevano poco o nulla, e perchĂ© prendano coscienza delle conseguenze che l’appoggio a questo progetto può avere anche su di loro”.

    “E ci appelliamo ai cittadini – concludono – affinchĂ© facciano sentire la loro voce indignata contro chi vuole sacrificare sull’altare dei privati e del dio denaro persino dei servizi collettivi come l’acqua, l’energia e la gestione dei rifiuti”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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