IMPRUNETA – E' del Pallò il miglior Peposo all'Imprunetina cucinato durante il Peposo Day di domenica 13 settembre all'Impruneta, nella gara fra i quattro rioni chiamati a confrontarsi sul piatto tradizionale per eccellenza.
Un piatto che è stato valutato da una giuria d'eccezione, che ha giudicato sia il gusto finale che il rispetto delle regole redatte dal Comune di Impruneta insieme all'Accademia Italiana della Cucina, che negli anni scorsi hanno depositato presso l'Ufficio Marchi e Brevetti il "Disciplinare di preparazione del Peposo all'Imprunetina".
Che contempla una serie di obblighi, fra cui gli ingredienti (carne di manzo allevato in Toscana, taglio muscolo o guancia; pepe in grani; aglio – opzionale -; vino Chianti; sale).
Importantissimo: per la preparazione del Peposo all'Imprunetina a marchio registrato non è ammesso l’utilizzo di nessun altro ingrediente, e in particolare di pomodori, pomodori pelati o concentrato di pomodoro.
Al primo posto, come detto, il Pallò con 22,5 punti finali; al secondo posto le Sante Marie (21,5), al terzoil Sant'Antonio (20) e al quarto le Fornaci (18,5 punti).
Come detto quest'anno la giuria, selezionata dal Gazzettino del Chianti (presente con il direttore Matteo Pucci), era davvero di qualità: il sindaco di Impruneta Alessio Calamandrei; Giovambattista Fabiani (storico macellaio di Greve in Chianti); Luca Cai (proprietario dell'Osteria Tripperia "Il Magazzino" a Firenze); Aldo Fiordelli (critico gastronomico, responsabile in Toscana della guida ristoranti de L'Espresso); Maria Probst (chef del ristorante "La Tenda Rossa" di San Casciano).
Che hanno preso molto sul serio (come è giusto che sia) il loro ruolo: valutando ovviamente alla cieca i quattro Peposi, assaggiandoli più volte e stilando la classifica finale con grande attenzione.
di Redazione
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