IMPRUNETA – Un Peposo… mai visto: all'Impruneta per la Fiera di San Luca, "Gola Gioconda" ha invitato cinque chef a rivisitare il piatto della tradizione.
Il peposo è uno dei piatti simbolo della tradizione gastronomica toscana, la storia ne tramanda le origini fin dal tempo del Brunelleschi quando durante la costruzione della cupola di Santa Maria del Fiore gli addetti alla cottura dei mattoni facevano largo uso di questa pietanza, un pezzo di muscolo cotto per ore insieme a spezie e vino ma sopratutto tanto pepe.
Nel corso degli anni la ricetta ha subito numerose varianti, ma alcuni anni fa il Comune di Impruneta, insieme all'Accademia Italiana della Cucina, ha depositato presso l'Ufficio Marchi e Brevetti il "Disciplinare di preparazione del Peposo all'Imprunetina".
Che contempla una serie di obblighi, fra cui gli ingredienti (carne di manzo allevato in Toscana, taglio muscolo o guancia; pepe in grani; aglio – opzionale -; vino Chianti; sale). Importantissimo: per la preparazione del Peposo all'Imprunetina a marchio registrato non è ammesso l’utilizzo di nessun altro ingrediente, e in particolare di pomodori, pomodori pelati o concentrato di pomodoro.
"Gola Gioconda" ha però chiesto a cinque chef di cimentarsi su una completa rivisitazione del piatto e, in occasione della Fiera di San Luca, a presentare il risultato in un cooking show. Nell’occasione verrà presentata anche la rivisitazione di un altro piatto tipico e di stagione: il pan con l’uva.
Conduce i cooking show Luca Managlia, sotto i Loggiati del Pellegrino (ingresso libero, inizio alle 18): domenica 11 ottobre è stato il turno di Giulio Paolini, chef ristorante “Il Grigio Veneziano” (in foto il suo… Peposo); giovedi 15 ottobre Stefano Pinciaroli, chef ristorante “PS” (Cerreto Guidi); sabato 17 ottobre Michelangelo Masoni, macellaio e gastronomo (Viareggio); sabato 17 ottobre Riccardo Patalani, pasticcere (Viareggio); domenica 18 ottobre Luca Cai, chef, “Osteria il Magazzino” (Firenze).
di Redazione
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