IMPRUNETA – Dopo il consiglio comunale dei giorni corsi, a margine del quale il bruppo di opposizioni, dopo la discussione delle mozioni sull'adesione a "Rifiuti Zero", ha comunicato senza mezzi termini che è stata "persa l'ennesima occasione" (clicca qui per leggere l'articolo), è il sindaco Alessio Calamandrei a prendere la parola.
Lo fa con un'articolata riflessione postata anche sulla sua pagina Facebook. Ed è una riflessione diametralmente opposta a quella de Il Coraggio di Cambiare: "E' stato finalmente un confronto civile e costruttivo sull’argomento rifiuti – dice Calamandrei – Permettetemi di dire che nessun consiglio comunale è più esperto del nostro sull’argomento. Non facciamone nessun dramma, né tantomeno personalismi. I ruoli nel consiglio comunale sono chiari, e la politica ed i suoi tatticismi, a volte influenzano non tanto le scelte, ma i messaggi che ne escono".
"Le scelte fatte ad oggi – spiega – e la volontà politica, è comune su buona parte del progetto “Rifiuti Zero”. Il 7 gennaio parte il “Porta a Porta” su Tavarnuzze, viene ampliato su Impruneta e si parte anche sull’Ugolino. Chi dice che il porta a porta spinto fa ridurre la bolletta, non dice che i costi per i primi anni sono maggiori del 30% e che i comuni dell’empolese (circa una quindicina) hanno aumentato tutti del 10% annuo per tre anni, partendo col servizio in step annuali. Anche chi non riceveva il servizio pagava di più".
"La bandierina dell’adesione allo Statuto “Rifiuti Zero” – rilncia – seppur cosa giusta, rimanda ad una questione diversa. Hanno aderito allo Statuto comuni che hanno percentuali di raccolta differenziata poco più che a due cifre, e ci sono comuni che non hanno aderito che stanno al 92% , giusto per citarne uno a noi vicino Montespertoli. Citando il titolo della commedia che l’anno scorso ha fatto sold out al circolo San Giuseppe di Impruneta, l’adesione allo Statuto “Rifiuti Zero”non è… la Panacea di tutti i mali”.
"Credo – dice ancora – sia fondamentale arrivare già dal mese di gennaio ad una programmazione insieme al gestore, dell’ampliamento del porta a porta anche nelle frazioni del territorio, arrivando a fine del 2014 ad avere un piano completo, integrato ed a regime. Credo che le molte parole ed i tatticismi della politica saranno messi sicuramente in secondo piano dai risultati che i cittadini del comune di Impruneta faranno scaturire già dalle prime modifiche di raccolta".
"La mozione approvata a maggioranza – ricorda – parla di percentuali molto alte da raggiungere, molto ma molto di più di quelle che il Piano di Ambito prevede. E’ una sfida importante per l’amministrazione e per ogni singolo cittadino, nessuno escluso, che dovrà partecipare con dedizione e coinvolgimento alla differenziata. All’inizio, soprattutto a Tavarnuzze che parte da zero, non sarà certo facile".
Perché "l'amministrazione, con la disponibilità del gestore, è pronta ad “aggiustare il tiro” nel caso ce ne fosse bisogno, provvedendo alle mancanze che si potrebbero creare. Partiamo. Decisi, senza voltarsi indietro. Con i fontanelli dell’acqua si è risparmiato la produzione di 1.200.000 bottiglie di plastica solo nel 2012. Sono state inserite le brocche nelle scuole già da diversi anni, e la sensibilità sul problema dei rifiuti si sta ampliando a macchia d’olio. Indubbiamente ancora molto c’è da fare, ma credo che la strada maestra sia stata segnata".
"Dobbiamo migliorare di giorno in giorno – conclude – per arrivare e superare le percentuali dei comuni vicini (su queste cose un po’ di sano campanilismo non guasta mai), tutti quanti insieme, segnalando problemi e disguidi che con la raccolta porta a porta si potrebbero creare. Più volte e da più parti durante il consiglio comunale è stato detto: “Non facciamone un dramma se oggi non troviamo un voto unanime”. Continuiamo a non drammatizzare e cerchiamo, insieme, di portare a casa il risultato nel minor tempo possibile".
di Redazione
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