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lunedì 2 Ottobre 2023
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    Buche, transenne, degrado: il “Progetto Centri Storici” del Collettivo Giovani Impruneta

    "Raccoglieremo le situazioni più eclatanti e le porteremo all'attenzione di cittadini e amministrazione comunale"

    IMPRUNETA – "Un paese funzionante comincia con un occhio attento ai problemi più semplici, macroscopici alla vista ma per questo spesso invisibili a chi amministra".

     

    Inizia così la nuova "attività" del Collettivo Giovani Impruneta. Che viene presentata in questo modo: "Da un’osservazione  vigile del nostro territorio nasce il “Progetto centri storici”, una raccolta di immagini dei luoghi più degradati  e maltenuti del capoluogo di Impruneta e del paese di Tavarnuzze, una lista di situazioni di disagio in pieno centro storico che noi vogliamo portare all’attenzione dei cittadini e dell’amministrazione".

     

    "Già in passato – ricordano – ci siamo occupati del degrado del nostro comune, mostrando molteplici situazioni in cui intervenire. Adesso vogliamo raccogliere in maniera organica i luoghi su cui ci siamo soffermati e presentarli come un unico pacchetto, chiedendo all’amministrazione di prenderli in considerazione e di partire da essi per una vera opera di riqualificazione dei centri storici di Impruneta a Tavarnuzze".

     

    In questo giro dicono di aver "fotografato piazza Nova, piazza Buondelmonti, la Barazzina e il marciapiede di via Vanni ad Impruneta; il ponte sulla Cassia, via Barducci, le strisce alla farmacia e il marciapiede di via Turati a Tavarnuzze".

     

    "Non è da progetti faraonici e utopistici – incalzano – che deve ripartire questo paese, e non è da essi che si misura il benessere di un territorio: sono i piccoli interventi, il decoro, la pulizia, che possono rendere il comune di Impruneta un posto godibile, bello esteticamente, apprezzato  e visitato dai turisti".

     

    "Le nostre foto – concludono i ragazzi del Collettivo Giovani Impruneta – vogliono essere una denuncia e allo stesso tempo una proposta: ci auguriamo che l’amministrazione ne prenda visione e possa considerare il nostro “Progetto centri storici” una molla per una nuova politica di gestione e manutenzione del territorio".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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