IMPRUNETA – “Si chiudono percorsi avviati e ben strutturati in cambio di cosa? Un aumento dell’imposta di soggiorno. Quanto accaduto ad Impruneta in questi giorni o in quest’ultimi mesi sul settore turismo è davvero difficilmente spiegabile”.
Lo afferma la lista civica di opposizione Impruneta Futura, che con il suo ormai ex capogruppo, già candidato sindaco e assessore al turismo nella precedente legislatura, in questo settore aveva creduto molto.
“La precedente amministrazione – ricorda a questo proposito Impruneta Futura – aveva investito molto sul settore del turismo e della promozione territoriale a partire da un coinvolgimento di tutti gli attori e portatori di interesse che alla base avesse non soltanto una forte volontà di costruzione di sinergie, ma che si affidasse a studi di settore, ad attente analisi degli stessi per poi infine prendere scelte strategiche operative”.
“L’ ex vicesindaco Matteo Aramini – aggiungono -aveva improntato il suo lavoro e quello dell’ufficio partendo da una costruzione praticamente da zero che potesse avere una visione a medio lungo termine e che già stava portando risultati importanti pre e post Coronavirus”.
“Si ricorda – puntualizzano – l’apertura del Punto di Informazione ed Accoglienza Turistica presso il Loggiato del Pellegrino, luogo che oggi, a distanza di sei mesi di nuova amministrazione, sembra aver perso tutta la sua spinta culturale a dimensione internazionale”.
“Ma soprattutto – accusano – si ricorda il grande progetto di “Visit Impruneta” che aveva visto la nascita di pagine social, oltre ad un hashtag utilizzato comunque in modo virale anche in piattaforme metropolitane, fiorentine e regionali e che sarebbe sfociato nella pubblicazione di un sito internet promo turistico che Impruneta non aveva mai avuto”.
“Cosa è accaduto? Molto facile – raccontano da Impruneta Futura – l’attuale amministrazione Lazzerini ha deciso di chiudere tutto. La pagina instagram è stata modificata del tutto e probabilmente il sito internet non vedrà mai la luce del sole. Chiunque a questo punto si chiederebbe il perché. Chiunque chiederebbe quale sia la strategia attuata da questa maggioranza”.
“Purtroppo – rilanciano – noi non ne abbiamo idea perché non si parla più di turismo ad Impruneta, come se qualcuno abbia voluto costruire delle mura per isolarsi da tutti, mentre in campagna elettorale si “urlava” di fare tutto il contrario”.
“Arriva poi la ciliegina, una delle ultime delibere di giunta – accusano ancora – Dopo tutto questo capolavoro, arriva anche l’aumento delle tariffe riguardo l’imposta di soggiorno e la modifica al regolamento in modo da poter incassare una cifra maggiore”.
“Qualcosa non torna davvero – dichiara il consigliere di Impruneta Futura Matteo Aramini –
Da una parte si chiudono gli investimenti e le strategie già in atto e funzionanti e dall’altro si aumentano i costi per venire a visitare il nostro territorio. Lascio stare la delusione per aver visto cancellare cinque anni di lavoro apprezzato da tutti coloro che in realtà proprio con questo settore ci vivono, il tutto fatto in modo che suoni come una mera e poco saggia rivalsa politica, ma intervenire sull’imposta di soggiorno, ancora in una fase di ripresa e crescita post pandemia, la considero una follia”.
“Servono entrate per ripianare il bilancio triennale 2024-2026? – si domanda Aramini – Può darsi visto anche gli interventi di tagli della scorsa variazione di bilancio già approvata. La soluzione per questa amministrazione? Tassare maggiormente tutti coloro che vengono a visitarci per recuperare qualcosa in più. Nella precedente consigliatura ci eravamo sempre imposti di non andare a toccar niente su questo aspetto, seppur con grandi difficoltà e con grandi sforzi, ma non abbiamo mai aumentato le tariffe”.
“Nel nostro programma – conclude Impruneta Futura – abbiamo creduto fortemente al fatto che Impruneta fosse un territorio a forte connotazione appunto turistica. Non ci resta che sperare in qualche cambio di rotta sostanziale, nel quale non crediamo per niente, non tanto per noi, quanto per tutti gli attori coinvolti perché in questo modo, oltre ad aver annientato gli ultimi anni di lavoro, si rischia di far crollare un sistema economico importante per il nostro paese”.
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