Non si ferma il botta e risposta fra Partito democratico e Sel di Impruneta nell'ambito di quello che ormai è uno scontro aperto nell'ambito di una coalizione di centrosinistra probabilmente destinata a naufragare.
Dopo la riunione di mercoledì 9 gennaio con i vertici imprunetini dei due partiti, l'uscita pubblica di Riccardo Lazzerini (clicca qui per leggere l'articolo), il nome proposto da Sel che ha fatto saltare per aria il Pd di Impruneta, nel pomeriggio di oggi è arrivata la replica del Pd. Che lo ha accusato di "reazione scomposta" (clicca qui per leggere l'articolo).
Ed ecco allora che al fianco di Lazzerini si schiera compatto il suo partito, con un documento siglato Sel Impruneta e arrivato al Gazzettino nella giornata di oggi. In cui si sostiene che "se il candidato alle primarie di coalizione Riccardo Lazzerini rappresenta il vecchio lasciamo che decidano gli imprunetini con il voto democratico e non 4 o 5 capi bastone".
"In seguito alla sospensione unilaterale da parte del Partito democratico imprunetino dell'accordo che sanciva l'alleanza di centrosinistra tra Pd, Sel, Psi e Indignamoci volontari della politica – si legge nel documento – che avrebbe dovuto portare alle primarie di coalizione e all’incontro svoltosi il 9 gennaio con la segreteria del Pd, Sel conferma la propria posizione e la candidatura scelta".
Nessun passo indietro quindi, con Sel compatta al fianco del consigliere comunale e provinciale Lazzerini, nome conosciutissimo a Impruneta, da anni impegnato a livello politico locale: "Le motivazioni che hanno portato il Partito democratico a sospendere l'accordo – continuano i vendoliani – sono in primo luogo il voto contrario al piano interprovinciale dei rifiuti da parte di Sel avvenuto lo stesso 17 dicembre, prima della firma dell'accordo; e in secondo luogo la scelta di Sel di candidare Riccardo Lazzerini per le primarie di coalizione".
"Candidato – prosegue Sel – che a quanto pare il Partito democratico ritiene non corrispondere al massimo all’esigenza diffusa di cambiamento e di rinnovamento della politica. Ricordiamo che la posizione contraria di Sel al piano interprovinciale dei rifiuti era stata manifestatamente espressa in precedenza, sia durante gli incontri che hanno portato alla firma della carta di intenti ad Impruneta sia a livello provinciale e regionale. Il voto contrario espresso dallo stesso Lazzerini in qualità di consigliere provinciale Sel ha rappresentato la posizione del partito".
Precisazioni dettagliate quelle di Sinistra ecologia e libertà: "Peraltro dal 17 dicembre al 23 dicembre, giorno in cui l'accordo è stato sospeso da parte del Pd di Impruneta, questa divergenza non era sembrata tale da interrompere il percorso di coalizione né da chiedere chiarimenti in merito alle posizioni".
Perché come tutti ormai hanno capito il vero motivo del contendere è un altro: "Per quanto riguarda la seconda ragione – precisa il documento – ovvero la candidatura di Sel di Riccardo Lazzerini, ribadiamo che la scelta del candidato spetta solo ed esclusivamente a Sel e che non è assolutamente tollerabile alcuna interferenza da parte di altri partiti in merito a questa scelta. Non condividiamo quindi le motivazione addotte dal Partito democratico ma soprattutto riteniamo che spetti ai cittadini che vorranno esprimersi nelle primarie giudicare se il nostro candidato incarni o meno valori di rinnovamento e se sia o no adatto a governare questa paese, non all’unione comunale del Pd".
La palla quindi è in mano al Partito democratico: "Sel Impruneta non ritiene di essere venuta meno (e non ha intenzione di farlo) a nessuno dei punti sottoscritti nell'accordo del 17 dicembre e auspica che lo stesso facciano gli altri soggetti firmatari procedendo nel percorso che dovrebbe portare alla creazione di un'unica lista di centrosinistra che veda candidato sindaco il vincitore delle primarie di coalizione".
Ma c'è da fare chiarezza, subito: "Sollecitiamo pertanto – conclude Sel – una presa di posizione definitiva e argomentata da parte del Partito democratico nel rispetto degli altri soggetti che hanno firmato l'accordo ancora in essere e dei cittadini che hanno firmato per sostenere dei candidati di una coalizione. Riteniamo doverosa una risposta chiara e tempestiva sull'intenzione e il modo di procedere e non vorremmo che il tergiversare fosse una strategia per lasciare meno tempo possibile alla nostra campagna elettorale".
di Redazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA