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martedì 28 Marzo 2023
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    Il viaggio che ti cambia la vita: Eleonora e Margherita ci raccontano la GMG a Cracovia

    Dal GREST con don Alessandro alla decisione di partire: un'esperienza vissuta ad occhi aperti e cuore spalancato

    IMPRUNETA – Sono partite con tante speranze e tanti sogni Eleonora Bacci e Margherita Bucci per la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) 2016, e sono tornate con una nuova luce negli occhi, la luce di chi ha provato sensazioni ed emozioni che capitano raramente nella vita.

     

    Destinazione Cracovia, Polonia, che ha ospitato milioni di giovani dal 26 luglio al 31, tutti a seguito di Papa Francesco.

     

    Eleonora e Margherita, conosciute da tutti a Impruneta, sono da sempre impegnate con la parrocchia, animatrici instancabili anche degli ultimo campo estivo GREST.

     

    "L'idea è maturata in noi durante quest'ultimo anno – inizia a raccontare Eleonora – sicuramente grazie anche all'entusiasmo che don Alessandro ha portato in parrocchia".

     

    "Entrambe abbiamo sentito che avevamo bisogno di una svolta e la GMG è stata la nostra occasione" ci spiegano.

     

    Al momento dell'iscrizione non potevano assolutamente immaginare a cosa sarebbero andate incontro, tranne che per i racconti di terzi.

     

    "Da subito – proseguono – abbiamo avuto ottime sensazioni, tanto che le paure di non trovare un alloggio accogliente, di non mangiare come a casa, oppure di non trovarci bene con gli altri ragazzi sono passate in secondo piano. Ciò che ci interessava era portare una testimonianza di fede".

     

    Eleonora e Margherita sono state affiancate al gruppo Azione Cattolica, che Margherita frequenta durante l'anno, e per il viaggio ai ragazzi di Nave a Rovezzano e Badia a Ripoli.

    L'avventura è iniziata domenica 24 luglio, che le ha viste arrivare a Cracovia dopo ben diciotto ore di viaggio. Entusiaste e emozionate hanno dormito insieme agli altri giovani in una scuola nella periferia di Cracovia, con materassini e sacchi a pelo.

     

    Il tema di questa GMG è stata la misericordia: "Infatti le omelie e le catechesi erano incentrate principalmente sulla misericordiosa e sul perdono: Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia sono state le parole che ci hanno accompagnato per tutto il viaggio" confida Eleonora.

     

    "Quello che ci ha colpito fin da subito è stato l'entusiasmo e la gioia, che erano quasi contagios i- ricordano con nostalgia – a partire dai canti sugli autobus, alla solidarietà tra gli altri ragazzi, nonostante le barriere linguistiche, l'ospitalità polacca: non mancava mai un sorriso o un saluto dalla popolazione locale verso di noi".

     

    Un clima di condivisione e amore, tra tutti i ragazzi provenienti da ogni parte del mondo, per testimoniare la loro fede.

     

    "Non possiamo negare – confidano – che sia stata anche una fatica: camminavamo anche 15/20 km al giorno, con zaino in spalla per spostarci da un luogo a un altro ma sicuramente questa fatica è stata ampiamente ripagata. Abbiamo ricevuto molto"

     

    "Tra le esperienze che ci hanno commosso di più – proseguono – c'è stata in primo luogo la messa degli Italiani, tenuta dal Cardinale Bagnasco il mercoledì. Ci ha veramente commosso anche perché abbiamo partecipato in prima persona, andando con i sacerdoti tra la folla a portare l'ostia, ma anche per le parole del Cardinale, che ci ha esortato ad andare per la città ad incendiarla di fede ed entusiasmo".

     

    Altro momento commovente l'incontro con Papa Francesco il giovedì, "che ci ha chiesto apertamente di non arrenderci e non isolarci, ma di essere strumento per la diffusione della fede nel mondo".

     

    "Surreale invece – dicono ancora stupite – è stata la veglia il giorno seguente, che ha visto partecipare più di due milioni di persone, ognuna con una candela accesa: non ci sono parole per descriverlo, bisogna solo… viverlo".

     

    "Su richiesta del Papa – raccontano – è calato poi il silenzio, un silenzio surreale e magico, a cui è succeduto un ponte umano: ci siamo presi per mano, eravamo due milioni di persone provenienti da tutto il mondo, ed eravamo lì, tutti insieme".

     

    "Al termine di questa esperienza – dicono ricordando anche quello che è accaduto nei giorni della GMG – vogliamo sottolineare che, nonostante gli attacchi terroristici degli ultimi tempi, dei quali avevamo paura prima di partire, l'amore di Gesù è più forte di tutto e tutti, se è riuscito dopo migliaia e migliaia di anni a riunirci tutto insieme sotto lo stesso cielo".

     

    "Speriamo di poter riuscire a ripetere questa esperienza, nonostante sia molto difficile andare a Panama nel 2019, ma ci teniamo a diffondere il nostro messaggio di fede, e incoraggiare gli altri giovani a non arrendersi e fermarsi davanti alle paure, ma andare avanti per quello in cui crediamo" concludono commosse.

     

    di Costanza Masini

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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