Villa “I Cipressi” è avvolta nel silenzio, disturbato di tanto in tanto da qualche giornalista e dai lavori del giardiniere. In casa non c'è nessuno.
Solo poche ore prima, intorno alle 23 di martedì sera, cinque malviventi dall'accento dell'est Europa a volto coperto, facevano irruzione nella casa, forzando gli infissi di una porta finestra, e minacciando con dei coltelli presi in cucina, i due anziani abitanti della casa immersa nel verde tra Pozzolatico e il Galluzzo.
Li avrebbero assicurati a delle sedie con del nastro isolante e in tutta calma avrebbero completamente ripulito la cassaforte, per poi darsela a gambe indisturbati.
Il giorno seguente, le indagini delle forze dell'ordine (intervenute poche ore dopo l'accaduto, avvertite da uno dei coniugi riuscitosi a liberare qualche ora dopo l'accaduto) vanno avanti. In paese, a Pozzolatico, non si parla d'altro. Anche e soprattutto alla luce di quanto sta succedendo negli ultimi mesi, in cui si registra una frequenza di furti veramente alta.
“Eravamo stati per qualche giorno tranquilli, nessun furto – racconta Andrea Galli, dietro al bancone del circolo – poi succedono cose come quella di ieri sera e qui al circolo non si parla d'altro; un tempo si parlava di calcio e di donne, ora si parla di sicurezza e del lavoro che non c'è”.
“Sono tutti sconcertati e impauriti”, conclude.
Chi lo apprende sul momento rimane esterrefatto. “È un bel macello – commenta Franco – non ci sentiamo sicuri, ormai pare che conti solo la fortuna”.
Lorenzo invece preferisce non commentare: “Non ho voluto approfondire quanto è successo stanotte, preferisco non dire niente perché è un fatto che ci è successo troppe volte”.
Antonella ricorda quando tre anni fa ricevette la spiacevole visita e i suoi due pastori abruzzesi misero in fuga i due ladri. “Non si può continuare così – esclama – possibile che non si possa stare tranquilli in casa? Servono più controlli è vero, ma questa situazione non può continuare”.
I ladri non riposano neanche il giorno della festa del lavoro. Lo può testimoniare Giacomo: “Lo scorso primo maggio ci sono entrati in casa verso le nove di sera, hanno buttato tutto all'aria e hanno preso tanta roba…”.
Un altro cliente più che noto, l'ex Centro Don Gnocchi situato appena sopra la frazione, è stato visitato nuovamente domenica scorsa. Bottino della sortita: attrezzi da lavoro.
Ma stavolta dal furto si è passati alla rapina a mano armata, con tanto di sequestro di persona. E la paura, a Pozzolatico, sale.
di Andrea Alfani
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