spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 20 Settembre 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Calamandrei (Pd) vince con il 42,74% dei voti. Lazzerini si ferma al 32,69%. Decisiva la frazione

     

     

     

     

    Si sono concluse le operazioni di scrutinio nell'ambito delle elezioni amministrative 2013 nel comune di Impruneta. Alessio Calamandrei (Pd) diventa sindaco di Impruneta con il 42,74% dei voti. Dietro di lui Riccardo Lazzerini con il 32,69% delle preferenze. Poi Piero Vannicelli Casoni (10,68%), Francesco Bianchi (M5S) 9,75%. Infine Maria Teresa Lombardini (Fratelli d'Italia) con il 3,88% (clicca sulle icone piccole qui sopra per ingrandire le tabelle con i RISULTATI FINALI e le PREFERENZE AI CANDIDATI AL CONSIGLIO COMUNALE).

     

    In pratica Tavarnuzze ha decretato la vittoria di Calamandrei: Lazzerini ha vinto nel capoluogo, a Impruneta, ma Calamandrei ha letteralmente stravinto a Tavarnuzze. Qui si è deciso tutto.

     

    Questi invece gli eletti in consiglio comunale, previa verifica ed ufficializzazione domani con la proclamazione degli eletti. Per quanto riguarda la maggioranza, il gruppo del Pd si assicura 11 consiglieri comunali: Paolo Magnelli (178 preferenze), Lilian Kraft (139), Lucilla Lepri (112), Deborah Pelli (105), Alessandro Marilli (102), Simone Bartoli (90), Gabriele Forconi (86), Ester Pino (76), Caterina Guidi (73), Milo Messeri (70), Giulio Scarti (69).

     

    Per quanto riguarda le opposizioni, Il Coraggio di Cambiare si assicura tre consiglieri comunali: il candidato sindaco Lazzerini, Francesca Socci (203) e Sandro Bressi (142). Obbiettivo Comune con il candidato sindaco Vannicelli Casoni e il M5S con il candidato sindaco Bianchi.

     

    I COMMENTI

     

    Alessio Calamandrei (Partito democratico): "Non mi aspettavo un risultato in questi terminni ma sono contento che il Pd, nonostante un astensionismo fortissimo, sia rimasto sopra il 40%. Visto anche il clima nazionale e il disamore dei cittadini nei confronti della politica. Il primo tema da portare in consiglio comunale? Un'idea ancora non c'è: una cosa la so per certo, quello che è il mio programma andrà avanti, a partire dalla partecipazione. Motivata ancor di più dall'astensionismo: riportare la cittadinanza a partecipare alla vita del proprio comune. Prima cosa da vedere subito? Dare un'accelerata alla circonvallazione e la partenza della piazza di Tavarnuzze. E seguirli attentamente e non ingenerare problematiche dei lavori, a partire dall'informazione ai cittadini. Il risultato di Lazzerini? Partiva da quasi il 15% delle amministrative del 2008, per cui ha fatto un ottimo risultato. Coalizione di centrosinistra? Sarà l'unione comunale del Pd, all'interno della quale partirà un confronto e una discussione anche basata sui risultati, per (mi auguro) cercare di portare avanti un percorso comune su alcuni punti programmatici. Tavarnuzze? Bella vittoria, da tavarnuzzino mi fa piacere: la paura della mia chiarezza delle mie posizioni sulla piazza mi portava a temere che non arrivasse un risultato così positivo. Così non è stato… . Le altre frazioni? L'attenzione sarà rivolta anche a queste, proprio da lì partirà il bilancio partecipato: non saranno grandi importi, ma ogni anno dovranno essere trovati dei fondi che i cittadini decideranno come investire".

     

    Maria Teresa Lombardini (Fratelli d'Italia): "Mi spiace non essere riuscita a tornare in consiglio comunale, dopo anni di impegno e di dedizione, in cui ho ascoltato la cittadinanza cercando di fare il massimo per rappresentarla. Sono stata boicottata da un partito per il quale ho speso tempo ed energie, arrivando a un risultato di quattr consiglieri comunali: purtroppo, anche a causa di alcuni che hanno messo volutamente i bastoni fra le ruote, è andata così. Ringrazio Fratelli d'Italia che mi ha dato fiducia".

     

    Francesco Bianchi (M5S): "Faccio i miei complimenti al vincitore. Il M5S? Pensavo meglio. Mi aspettavo di arrivare intorno al 15%. Certo non pensavamo al 19% delle politiche, il contesto era differente. Siamo sotto del 5% rispetto alle aspettative, frutto soprattutto del contesto elettorale diverso. Mi aspettavo che Lazzerini e Calamandrei fossero più vicini, anche se chiaramente il primo era favorito. Il risultato di Calamandrei a Tavarnuzze? Il dna talvolta è quello che ti dà il "la" nelle decisioni e vengono fatte delle scelte a prescindere. Si sta poco dietro ai fatti e alla buona politica. Noi metteremo del nostro, sia in fatto di proposte che di vigilanza: se c'è dialogo bene, altrimenti porteremo fuori tutto quel che c'è da portare".

     

    Piero Vannicelli Casoni (Obbiettivo Comune): "Non mi aspettavo così clamorosamente avanti Alessio Calamandrei. L'attesa era invece di un risultato migliore per noi. Sono deluso dal fatto che gli elettori di centrodestra non siano andati a votare. C'è una evidente disaffezione alla politica: ci mancano quei cinque punti di lista che ci aspettavamo come minimo. Faremo un'opposizione seria, responsabile e propositva e attenta, insieme alle altre forze di opposizione: abbiamo capito che andare divisi non serve a cambiare niente ma solo a mantenere la vecchia partitocrazia. Faccio i miei complimenti al candidato sindaco del Pd che da adesso è il mio sindaco, con il quale spero sia aperto un dialogo. Come promesso in campagna elettorale. Ringrazio tutti i componenti della lista civica Obbiettivo Comune che mi hanno sostenuto con grande energia e positività, senza dimenticare il rispetto ricevuto dalle altre forze politiche che si sono dimostrate attente anche nei momenti di maggiore tensione".

     

    Riccardo Lazzerini (Il Coraggio di Cambiare): "Intanto bisogna registrare un disastro politico generale, evidenziato dalla scarsa affluenza alle urne: basti pensare che il Pd ha perso 1.900 voti rispetto al 2008. Dopodiché, noi siamo questi, abbiamo fatto un risultato che fino a un mese fa era insperato, portando in consiglio comunale quattro consiglieri. Siamo la seconda forza politica del comune di Impruneta e mi sembra evidente che i conti dovranno farli con noi. Gli diamo il tempo necessario per organizzarsi, per fare le loro proposte. Ci sono tre cose su cui non cederemo di un millimetro: riorganizzazione della macchina comunale (togliere la responsabilità a chi l'ha avuta fino ad ora su tutti i fronti nell'ambito degli incarichi dirigenziali); sulla piazza di Tavarnuzze ridiscussione del progetto, siamo disposti noi a fare il comitato; scuola materna, non si rifà tutta la scuola ma solo il tetto per garantire la massima sicurezza e minori disagi per i bambini. Su questo non transigiamo: se partono a gamba tesa su questo siamo disposti a tutto. Per il resto è chiaro che hanno vinto e che, se vogliono, devono aprire un dialogo con noi".

     

    IL CROLLO DELL'AFFLUENZA ALLE URNE

     

    Un numero enorme di imprunetini ha deciso di non andare alle urne: il dato finale parla di 6.540 votanti, una percentuale del 55,9% sugli aventi diritto. Nel 2008, quando però si votava in contemporanea anche per le politiche, votò l'85,6%. Il 70% si è raggiunto solo nella sezione 3 (Presuria), mentre a San Gersolè si è appena superato il 40%. A Tavarnuzze la sezione con la maggiore affluenza è la 8 (Centro) dove ha votato il 59,5%. Sempre a Tavarnuzze, la sezione con l'affluenza più bassa è quella Company e Colleramole con il 47%.

     

    Da notare che nelle cinque sezioni di Impruneta capoluogo ha votato l'8% in più rispetto alle cinque sezioni di Tavarnuzze.

     

    Alle 22 di ieri aveva votato il 41,1% degli aventi diritto, contro il 69,8% delle amministrative del 2008. Un -28,7% che aveva scavato un ulteriore fosso dopo il -25,5% delle 19. Le uniche due sezioni sopra al 50% si ernao confermte quelle di Impruneta Presuria e di Impruneta Campora, mentre quella in cui la percentuale si era confermata la più bassa era quella di San Gersolè Colline, dove non si era raggiunto nemmeno il 29%.

     

    Anche il dato delle 19 infatti parlava chiaro ed era oggettivamente clamoroso per un comune in cui il legame con la scheda elettorale è sempre stato molto forte, con solo il 32,5% dei votanti sul totale degli aventi diritto. Quasi il 26% in meno rispetto alle amministrative del 2008, quando alle 19 aveva votato il 58%. Alle amministrative del 2003 alle 19 aveva votato il 39,8%.

     

    La sezione dove si registrava l'affluenza più bassa era quella di San Gersolè Colline con il 22,2%; quella dove i votanti erano andati alle urne con maggiore convinzione era quella di Impruneta Presuria, con il 43,1%. Bassissimo il numero di votanti anche nella sezione Ugolino Sodera (24,4%) e Tavarnuzze Company Colleramole (26,6%). L'unica sezione oltre il 40%, assieme a quella della Presuria, era la sezione di Impruneta Centro – Campora con il 40,6%.

     

    Alle 12 primo dato sull'affluenza aveva già dato la tendenza: aveva votato il 10,1% degli aventi diritto. La sezione con la maggiore affluenza era stata quella di Impruneta Centro – Le Campora (16,1%), quella con minore affluenza quella di Tavarnuzze zona Company Colleramole (5,8%). Affluenza in calo sensibile rispetto alle amministrative del 2008, quando alle 12 aveva votato quasi il 20% degli aventi diritto (19,1%). Nel 2003 aveva votato il 14,3%.

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...