IMPRUNETA – L’amministrazione comunale di Impruneta, con un avviso pubblico, aveva aperto la possibilitĂ alle strutture ricettive imprunetine di diventare a tutti gli effetti sedi degli Uffici di Stato Civile dove celebrare matrimoni civili o raccogliere le dichiarazioni di unioni civili.
Solo un’attivitĂ ha risposto positivamente e preso in considerazione questa opportunitĂ e ora ha la possibilitĂ di ripartire con questa chance in piĂą, ora che finalmente sono stati autorizzati i banchetti per i matrimoni, sempre con le dovute precauzioni.
Quindi, l’unica struttura della zona autorizzata ad officiare il rito civile con valore legale è il Castello di Cafaggio, in via del Ferrone 58, un piccolo borgo di pregio che produce olio bio e vino IGT Toscana con albergo.
“Il Castello di Cafaggio – sono parole del sindaco Alessio Calamandrei – è stata una riconferma, per cercare di ripartire in tutta sicurezza dopo la pandemia con uno dei luoghi rappresentativi del nostro territorio”.
“Mi auguro – auspica – che a breve anche altre realtĂ territoriali ci facciano presente la loro volontĂ di essere inseriti: sarĂ nostra premura far sì che l’offerta possa essere ampliata”.
“Un’occasione – riflette – per le nostre strutture forse sottovalutata, ma comprendo che, dato il periodo nefasto dal quale veniamo, sicuramente aleggia ancora molto sconforto”.
“Mi auguro – conclude – ripetendomi, che altre strutture si mettano in gioco con l’opportunitĂ che offre l’amministrazione comunale”.
“Seppur parlare di matrimoni ancora oggi, causa pandemia, suona strano – sono invece le parole del vicesindaco, Matteo Aramini – era importante dare alle strutture del territorio la possibilitĂ di inserirsi in un mercato che sicuramente, come il passato ci insegna, ritornerĂ ad alti livelli”.
“Sappiamo quanto Comuni non lontani da Impruneta abbiano investito sul settore del wedding – rimarca – come volano di ricaduta economica per molti portatori di interesse diretti ed indiretti. Anche noi gli abbiamo riservato un ruolo importante all’interno del progetto strategico di sviluppo territoriale”.
Resta confermata la possibilitĂ di sposarsi o unirsi civilmente anche nella sala consiliare del Comune.
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