TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – La casa di Rosetta e Lucia resta ancora occupata dalla loro ex badante.
Scadrebbe oggi, domenica 4 settembre, infatti, il termine ultimo, stabilito dal giudice, per liberare l'abitazione dell'anziana signora di Tavarnuzze e di sua figlia disabile, ma l'accordo bonario che gli avvocati delle parti avevano concordato è saltato, come anticipa Il Corriere Fiorentino.
Il tutore di Lucia, Antonio Borgioli, dovrà rivolgersi ora all'ufficiale giudiziario: "Ero d'accordo a pagare la liquidazione alla badante che è stata con Rosetta per due anni, ma all'ultimo momento mi ha chiesto una somma molto più alta. Non resta che andare avanti per rendere lo sfratto esecutivo, ma i tempi si allungheranno. Rosetta e Lucia non potranno tornare a casa loro ancora per un bel po'. Si trovano però insieme nella dependance di un istituto di suore".
Borgioli ha seguito la vicenda fin dall'inizio, è stato lui a mettere fine al contratto di lavoro della badante quando la signora Rosetta, 80 anni, è dovuta andare in ospedale. "Quando ero andato a casa loro per pagare quello che dovevo per la fine del rapporto di lavoro e avevo capito che la badante, in casa con la figlia e il nipotino, non se ne sarebbe andata, avevo ripreso l'assegno ed ero andato dai carabinieri".
Da lì era iniziata la vicenda dell'occupazione della casa, che ha indignato tutta Tavarnuzze, scesa più volte in piazza (nella foto un flash mob con il sindaco Alessio Calamandrei e l'assessore al sociale Kraft) per manifestare la propria solidarietà a Rosetta e Lucia.
L'ostacolo per l'accordo non è stato quindi sul pagamento in sé ma sulla cifra da versare, il conto fatto dal commercialista non convince l'ex badante (che dice di aver bisogno dei soldi per pagare l'affitto di una casa).
Il caso finirà anche davanti al giudice del lavoro ma nel frattempo, l'avvocato che seguiva la badante ha lasciato l'incarico: "Avevo dato la mia parola ai colleghi", spiega.
di Redazione
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