TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Un successo oltre le previsioni, una serata magica e di grande livello artistico con il tutto esaurito a teatro: questo è stato il "Gran Varietà" edizione 2014 che si è svolto nella giornata di domenica 26 ottobre al teatro della casa del popolo di Tavarnuzze a sostegno della Fondazione Alice.
Il meglio del meglio che l’arte Fiorentina e non solo poteva proporre ha dato vita ad uno spettacolo divertente, emozionante, e commovente, che sotto la sapiente conduzione di Alessandro Masti ha visto avvicendarsi sul palco l’attore Bruno Santini, il tenore Stefano Fini, il grande Riccardo Azzurri.
I fuoriclasse del vernacolo fiorentino Sergio Forconi, Giovanni Lepri, Valerio Ranfagni, Giancarlo Palmas, l’esilarante Andrea Bonanni, le bravissime Rossella Mugnai e Stefania Mangini, i simpatici allievi del laboratorio teatrale Vineiteloracconto e le ragazze della scuola di ballo Arcoballando.
Quasi tre ore di spettacolo filate via velocemente fra risate, applausi e momenti di grande intensità emotiva: come durante la lettura del brano da parte di Bruno Santini, mentre alle spalle scorrevano le immagini di Alice. Oppure durante l’esibizione di Riccardo Azzurri insieme ai ragazzi di "Sipario".
La consegna dei riconoscimenti e la canzone “L’amore è una cosa meravigliosa”, interpretata magnificamente da Stefano Fini, hanno concluso la serata a teatro: che poi è proseguita con la cena della Fondazione con oltre 180 presenze.
“Ringraziare gli artisti mi sembra il minimo – ha dichiarato Marco Consorti regista dello spettacolo ed uno degli ideatori della manifestazione – Mi chiedete se è stato difficile mettere insieme tanti artisti? No, perche è bastata una telefonata ed hanno detto subito sì con tantissimo entusiasmo”.
"Un grazie – tiene a dire Consorti – anche ai tecnici Luca Bacchi, Andrea Pezzati, Claudio Coveri e Maurizio Franchi, per l’ottimo lavoro svolto".
L’appuntamento è per il 2015, poiché ormai questa manifestazione vuole essere una tappa fissa per la valorizzazione della Fondazione, della casa del popolo di Tavarnuzze e di tutto il territorio chiantigiano.
di Redazione
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