TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Sulla cima di Montebuoni, percorrendo una strada dissestata in mezzo al bosco, si arriva alla cappella della Vallombrosina.
Qui fino a non molti anni fa erano celebrati anche i matrimoni e questo luogo, dove si dice fosse stato edificato il castello del Buondelmonti, si animava per la festa Tavarnuzze al Castello con la partecipazione di tante persone.
Poi, come spesso accade, “l’incantesimo” si è rotto. L’Istituto diocesano di sostentamento del clero, per usufruire dell’area, fece una richiesta di un contratto di locazione con un canone di affitto. La Pro Loco di Tavarnuzze, che gestiva l’ambiente e organizzava gli eventi, non riuscì a sostenerlo e così dal 2017 la strada è stata chiusa con un cancello e un cartello che indica il divieto di accesso, proprietà privata.
Dopo avere visto su un gruppo social “Sei di Tavarnuzze se…” che la Vallombrosina era stata presa di mira dai vandali, siamo andati a vedere cosa era successo.
Trovando il cancello aperto siamo saliti fino in cima alla cappella costatando che una parte della porta era stata spaccata, così come quella accanto della canonica era stata sfondata. Mentre quella della cappella è stata chiusa alla meglio da una catena, dall’altra è facile entrare nonostante la catena.
Pare un vero atto di vandalismo. Qualcuno pensava forse che dentro la chiesa ci sarebbero stati oggetti come candelabri o quadri da rubare? Il dubbio è nato osservando l’interno da una fessura, da dove si vede una scala appoggiata alla parete accanto ad una rappresentazione della Madonna col Bambino su tavola. Si tratterà di una copia di nessun valore e per questo lasciata al suo posto?
Non è comunque la prima volta che i vandali si accaniscono sulla struttura con atti di stoltezza e inciviltà, anche nell’aprile 2016 dopo essere entrati furono fatte delle scritte sulle pareti. E’ purtroppo evidente che l’edificio necessita di urgenti interventi di ristrutturazione.
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