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martedì 8 Luglio 2025
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    Tavarnuzze piange, costretta a dire addio a un personaggio nel cuore del paese: addio Giovanni Orlandi

    Oggi l'ultimo saluto in quella chiesa (del Sacro Cuore) che era uno dei centri della sua vita, insieme all'edicola nella quale per decenni ha visto passare intere generazioni

    TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Si sono svolti oggi, martedì 8 luglio, nella “sua” chiesa di Tavarnuzze (è stato catechista per una vita), i funerali di Giovanni Orlandi.

    E’ venuto a mancare all’improvviso, a 69 anni: lasciando sgomenta tutta la comunità tavarnuzzina. In tantissimi sono venuti a salutarlo, compresa una rappresentanza istituzionale dell’amministrazione comunale imprunetina.

    Perché Giovanni Orlandi a Tavarnuzze, pur non ricoprendo cariche ufficiali, era a suo modo una istituzione.

    Conosciuto da tanti, da tutti come si dice in questi casi, anche per il suo lavoro. Edicolante, da quando le edicole erano luoghi ancor più frequentati di oggi. Veri centri pulsanti delle comunità.

    Una battuta, un sorriso, due chiacchiere. Conoscenza delle persone, delle famiglie, del paese. 

    Molto toccante in questo senso il ricordo che gli ha dedicato sui social Sabrina Merenda: ex fiorentina, tavarnuzzina “adottata”, già assessora, oggi consigliera comunale.

    “… Lui – scrive nel suo bellissimo messaggio di memoria e di condoglianze alla famiglia – non ti passava solo il giornale ma l’identità di un luogo, la sua storia. “Vedrai che poi ti innamorerai di questo piccolo angolo” diceva ridendo Giovanni. Così fu. Aveva sempre ragione”.

    Era “un piccolo uomo di provincia di nome Giovanni Orlandi – scrive ancora Merenda – e personalmente a me non me ne frega più nulla dei sogni cosmici della città perché questo “mondo a parte”, fatto di piccoli uomini e donne come lui, formano il nocciolo di un puntino della terra, per cui vale la pena stare qui”.

    Fra i ricordi di Giovanni che punteggiano le bacheche social, ci piace condividere anche un pezzetto di quello di Alessio Scaffidi.

    “Una presenza divenuta certezza con la sua edicola e cartoleria – scrive Scaffidi – tutti ci siamo passati, fin da piccoli, per una penna, un quaderno, qualche fotocopia un fumetto o il quotidiano”.

    “Chi non ha preso da Giovanni i piccoli petardi rossi? – domanda Scaffidi – le miccettine per capirsi. Credo in pochi. C’era sempre un sorriso nella botteghina, ed è per questo che una conoscenza diventa presenza, e poi certezza. Perché da questo il ricordo sarà sempre vivo, Ciao Giovanni adesso riposa e buon viaggio”.

    “A nome del consiglio della Pro Loco – scrive la Pro Loco tavarnuzzina nel suo messaggio di condoglianze – ci stringiamo intorno ad AnnaMaria Flamini, Silvia Orlandi, Giulia e Lorenzo, per la prematura scomparsa del caro Giovanni. Tavarnuzze perde un negoziante storico, riferimento di tutti”.

    Ed erano in tanti oggi a Tavarnuzze, in una chiesa che ha avuto bisogno anche del piazzale di fronte per dare un posto a tutti.

    Quella chiesa che per Giovanni era una seconda casa. Catechista, ha preparato ai sacramenti centinaia di bambine e bambini, ragazze e ragazzi.

    Nel consiglio pastorale della parrocchia, era persona molto attiva per la sua comunità. E molto amata.

    E la sua comunità lo ha accompagnato nell’ultimo viaggio. In una mattina di luglio, in cui al caldo torrido dei giorni scorsi ha fatto posto un venticello che ha portato freschezza e nuvole in movimento. 

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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