Attraversava la strada davanti a casa sua ed è stato investito in pieno da un'auto che sfrecciava veloce lungo la via Cassia. La vittima dell'incidente avvenuto il 17 gennaio scorso trova ancora al Cto di Careggi, sotto sedativi. Lo scontro è avvenuto intorno alle 12.30, nel tratto di strada che si trova poco prima di arrivare da Tavarnuzze venendo dal casello autostradale e in prossimità di una curva, da tempo al centro delle proteste dei cittadini che vivono nella zona del campo sportivo e chiedono più sicurezza.
A finire travolto da un'auto, una Fiat Panda rossa guidata da una settantenne di Impruneta, è stato un uomo di 80 anni. La polizia municipale di Impruneta sta ricostruendo la dinamica dello scontro, per capire se l'uomo si trovasse o meno sulle strisce pedonali e ancora se la conducente della Panda, che indossava occhiali da vista, è stata abbagliata dal sole. Sulla strada sono rimaste tracce di sangue e un secchio di plastica che aveva in mano il pedone.
L'uomo è stato trasportato con l'elicottero Pegaso (che è atterrato nel campo sportivo di Tavarnuzze come da accordi tra il 118 ed il comandante della polizia municipale imprunetina Simonetta Piani) ed è stato portato subito in terapia intensiva a Careggi per le gravi lesioni riportate (fratture varie e forti traumi al volto). “Considerata la gravità del sinistro è stata ritirata la patente di guida alla conducente – spiegano al comando dei vigili – ma il magistrato di turno non ha ritenuto necessario procedere al sequestro del veicolo”.
“Non è la prima volta che qualcuno viene investito qui – spiega la signora Anna, vicina di casa della vittima dell'incidente – ricordo che una donna una volta si trovava all'inizio delle strisce pedonali, neanche aveva fatto un passo in strada ed è stata presa in pieno, non l'avevano vista. Il marciapiede qui è stretto, le macchine vanno veloci e ci hanno detto che un semaforo non si può mettere perché è strada provinciale. Eppure ai Bottai alla fine lo hanno messo”.
Racconta Anna che in passato “almeno cinque anni fa”, ricorda, era stata fatta anche un'assemblea pubblica per discutere della sicurezza sulla via Cassia, all'imbocco del paese di Tavarnuzze. Si era parlato della possibilità di fare un passaggio pedonale per far attraversare la strada ai cittadini senza correre rischi. Qualcuno ricorda che era stato promesso un sotto attraversamento, un intervento legato ai lavori del parco Pali.
“Preoccupa questo tratto di strada perché qui i ragazzi che vanno al campo sportivo scendono dal 37 o dai pullman e attraversano in massa. Le auto non rallentano quasi mai”, spiega Giovanni. Il limite di velocità è fissato a 50 Km/h e vicino a quelle strisce pedonali in curva c'è il cartello che indica il controllo dell'autovelox. “Ma qui l'autovelox funziona ancora?”, chiede un altro passante.
Una ragazza ascolta musica dal suo Ipod in attesa dell'autobus proprio sul ciglio della strada. Quando inizia a piovere qui la visibilità diminuisce un bel po'. Più avanti la via Cassia ospita altre due strisce pedonali: “Anche qui prima o poi qualcuno ci finisce investito – commentano all'officina Bencini e Posarelli – Prima c'era lo stop per le auto che svoltavano verso la piazza. Ora c'è solo un dare la precedenza. In quanti fanno attenzione? Questa strada resta molto pericolosa”.
di Lisa Baracchi
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