IMPRUNETA – “Vogliamo ringraziare tutti quelli che sono venuti qui oggi pomeriggio per stare con Francesco, dalle professoresse, ai suoi compagni di classe, agli amici, a tutti. È un modo per tenerlo ancora qui con noi”.
E' mercoledì 4 dicembre. A parlare, in un freddo e soleggiato pomeriggio imprunetino, sono Marcello e Danila Giani, genitori di Francesco, il sedicenne che precisamente un anno fa, il 4 dicembre 2012, ci ha lasciati tutti un po' più soli.
Un anno dopo, nel cimitero comunale del Picchirillo a Impruneta, erano tante le persone arrivate a salutare Francesco, a ricordarlo, a leggere una poesia, a recitare una preghiera.
Un continuo pellegrinaggio davanti al luogo di ultimo riposo del ragazzo che sul rione chiamavano simpaticamente “Harry Potter” (per la vaga somiglianza con il mago della saga cinematografica).
Persone di tutte le età, anziani e compagni dell'istituto tecnico agrario, le professoresse, colleghi di lavoro dei genitori, amici e compagni di rione.
Tutti presenti per rispondere all'invito che i genitori avevano fatto (anche dalle pagine del nostro giornale) per ricordare il proprio figlio, dalle 14 fino al tramonto.
L'aria è fredda e punge sulle gote bagnate dalle lacrime quando Marcello, il padre, legge i versi di David Grossman, scrittore israeliano che nel 2013 ha pubblicato il libro “Caduto fuori dal tempo”, dedicato al figlio secondogenito defunto.
Fa freddo, ma nessuno lo sente: il calore e il coraggio di Marcello e Danila inonda i presenti. Francesco, da una foto e forse da qualche altro posto, guarda tutti, immerso nella luce.
di Andrea Alfani
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