spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 26 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    “A Bagno a Ripoli l’erba viene lasciata a se stessa: così prosperano i forasacchi”

    "Per noi, proprietari di cani, questi campi sono molto importanti, i nostri pelosi si conoscono tutti e giocano volentieri. Ma così è impossibile"

    In quel di Bagno a Ripoli, comune verdissimo, in genere ben curato, tecnologico e costoso, non sappiamo il motivo, ma l’erba nei campi non viene tagliata.

    O meglio, a onor del vero, è stata tagliata in aprile, ma questa stagione la conosciamo, acqua-sole, così cresce veloce fino al mento.

    E i nostri bei campi, quello magnifico dietro via Le Plessis e via Don Lorenzo Perosi, abbondano di  forasacchi e altre bestiacce.

    Per noi, proprietari di cani, questi campi sono molto importanti, i nostri pelosi si conoscono tutti e giocano volentieri.

    Abbiamo naturalmente l’area dei cani ai bellissimi giardini dei Ponti, ma è piccola per una convivenza di cani diciamo abitudinari al luogo e anche di stazza importante.

    Io personalmente, ma anche altre persone, abbiamo scritto al sindaco Francesco Casini, sensibile a tutto, ma evidentemente non su questo fronte.

    Personalmente non ho avuto alcuna risposta in merito, e l’URP al quale ho scritto ben due volte mi ha sempre risposto che ringraziava per la segnalazione… facendo presente il tutto all’ufficio preposto.

    Non conosco la ragione per non effettuare il taglio dopo tanto sollecito, tanto da pensare addirittura di fare una colletta fra noi proprietari di cani per qualche giardiniere.

    Perché a noi la salute dei nostri pelosi sta a cuore: e anche la nostra, perché il terreno è sconnesso e non sappiamo dove mettere i piedi.

    I forasacchi per gli animali sono pericolosi e non poco. Questo è notorio.

    Ho letto di recente del nuovo bellissimo progetto verde: nuovi giardini di collegamento Sorgane-Bagno a Ripoli, progetto ambizioso e grosso impegno, intanto mi piacerebbe che venisse gestito bene quello che è già presente sul territorio.

    I forasacchi non sono papaveri né margherite, il verde, visto che abbiamo la fortuna di viverlo ogni giorno deve essere gestito in continuità nel rispetto della gente, degli animali, del dialogo, non certo delle insufficienti risposte laconiche.

    Sandra Carresi

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

    Scrivi anche tu... al Gazzettino del Chianti!

    Devi segnalare un disservizio? Contattare la nostra redazione? Scrivere una lettera al direttore? Dire semplicemente la tua? Puoi farlo anzi... devi!

    Scrivici una mail a: redazione@gazzettinodelchianti.it

    Leggi anche...