spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
lunedì 16 Settembre 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Bagno a Ripoli: “Preoccupati per il progetto di ampliamento della International School of Florence”

    Lettera della presidente della associazione Firenzeintralice: "Si consente un intervento privato di sicuro impatto su un contesto di grande e delicato pregio paesaggistico"

    Gentile redazione,

    vi scriviamo nella speranza di richiamare l’attenzione su un progetto che l’amministrazione comunale di Bagno a Ripoli ha acconsentito di realizzare su una delle più belle colline del suo territorio, laddove sorge villa Le Tavernucole, oggi sede dell’esclusiva International School of Florence.

    Il progetto prevede lo sbancamento della collina per consentire la costruzione di 9.500 mq di edificio, in parte ipogeo: l’ampliamento consentirà così l’accorpamento della sede fiorentina della scuola a quella ripolese.

    Vorremmo evidenziare tutte le contraddizioni e problematiche che si accompagneranno a questo progetto.

    Innanzitutto, si consente un intervento privato di sicuro impatto su un contesto di grande e
    delicato pregio paesaggistico, per questo motivo fino ad ora sempre tutelato, in prossimità di una villa rinascimentale.

    Non solo non si salvaguarda la bellezza del luogo ma, nonostante la conclamata crisi climatica e il manifestarsi sempre più frequente di eventi estremi, non si pone alcuna attenzione alla difesa del territorio e dell’ambiente né al contenimento dei crescenti rischi idrogeologici: a valle della collina oggetto di intervento scorre il fosso del Rimezzano.

    A fianco del medesimo Rimezzano e lungo via del Carota, strada che conduce a villa Le Tavernucole, sorge l’edificio forse di maggior pregio di tutto il territorio comunale, il trecentesco Oratorio di Santa Caterina.

    La cantierizzazione dell’opera, con l’escavazione di grandi quantità di terra e il passaggio continuo di mezzi pesanti avrà un impatto su quel bene?

    E quanto ne avrà, a opera conclusa, l’inevitabile aumento di traffico?

    È, quello del traffico, un problema che in effetti affligge già via del Carota: in alcuni precisi momenti della giornata, quelli che coincidono con gli orari di entrata e di uscita degli allievi dell’International School of Florence, la strada si trasforma in un autodromo, con auto, in genere di grossa cilindrata, che competono in velocità, sfrecciano lungo la via incuranti dei limiti, delle sue ridotte dimensioni, della sicurezza di quanti abbiano la sfortuna di percorrerla in auto, a piedi o in bici.

    Il traffico, peraltro, rappresenta già una grossa criticità per l’intero abitato di Ponte a Ema, sfortunata frazione divisa tra due amministrazioni comunali – Firenze e Bagno a Ripoli – e compressa tra la via Chiantigiana e l’autostrada A1.

    Un problema che negli ultimi anni è in costante aggravamento, complice una miope visione politica che ha consentito l’ampliamento, il recupero e la costruzione di edifici e imponenti strutture a prevalente destinazione produttiva, senza prevedere alcun intervento su una viabilità palesemente insufficiente per flussi di traffico così consistenti.

    Un problema che non risolverà neppure con la realizzazione della variante di Grassina né della tramvia a Bagno a Ripoli: a Ponte a Ema continuerà a confluire tutto il traffico proveniente dalle frazioni vicine e dal Chianti, così come quello dall’A1, dal viadotto Marco Polo e dalle altre vie provenienti da Firenze.

    Questa lettera vuol dunque essere un appello all’amministrazione comunale affinché dia dimostrazione di avere a cuore la propria comunità e non gli interessi di un privato, evitando che un tale scempio sia realizzato.

    Ass. Firenzeintralice aps – Il presidente Simonetta Peruzzi

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Scrivi anche tu... al Gazzettino del Chianti!

    Devi segnalare un disservizio? Contattare la nostra redazione? Scrivere una lettera al direttore? Dire semplicemente la tua? Puoi farlo anzi... devi!

    Scrivici una mail a: redazione@gazzettinodelchianti.it

    Leggi anche...