Da donna, da madre di famiglia e da donna delle istituzioni, prendo nette distanze da quanto detto dall’assessore regionale Serena Spinelli e dalla consigliera regionale Fiammetta Capirossi, a tutela delle vere e necessarie battaglie contro la violenza di genere.
Forse le due illustri rappresentanti del Partito democratico hanno fatto i loro comunicati senza informarsi su cosa sia avvenuto durante lo scorso consiglio comunale di Impruneta.
Dove la polizia municipale ha portato via letteralmente sollevando di peso un consigliere comunale di opposizione, dove il presidente del consiglio toglie fisicamente i microfoni al suddetto consigliere e dove il segretario comunale, come si vede dalle registrazioni ufficiali della seduta, rivolto allo stesso gruppo di opposizione , con le mani a cerchio dice “vi faccio un c**o così”.
È inaccettabile che due dirigenti del partito maggioritario della Regione Toscana ignorino i gravissimi fatti da regime dittatoriale, e ancora più inaccettabile è che si esprimano tirando per la giacca un tema serissimo come la violenza di genere, sminuendolo a ripicca di chi è colto in fallo e togliendo così incisività, serietà e credibilità alle quotidiane battaglie che le donne si trovano a dover affrontare.
Non nel mio nome.
Chiara Mazzei, capogruppo di Insieme per Rufina
©RIPRODUZIONE RISERVAA