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martedì 3 Dicembre 2024
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    Doppio ponte di Vallina, lettera aperta di una cittadina (“indignata”) al sindaco Casini

    Caro sindaco, leggo con grande stupore le dichiarazioni da lei rese alla stampa, relative alla costruzione di due ponti a Vallina.

     

    L'opera è stata da lei definita: "Fondamentale…per riorganizzare e migliorare la viabilità di tutta l'area del Sud Est Fiorentino, Valdarno e Valdisieve", riconoscendo così che la costruzione dei due ponti non riguarda il miglioramento della viabilità di Bagno a Ripoli.

     

    Infatti, attraverso i due ponti, il fiume di veicoli, che ora viaggia sull'altra sponda dell'Arno, verrebbe dirottato sulle strade del nostro comune, con conseguente intasamento della via di Rosano, già ora intasata a Candeli e del viale Europa, già insufficiente ad accogliere il traffico odierno.

     

    Appare quindi evidente che dalla costruzione dei due ponti al nostro paese non verrebbe alcun vantaggio, ma soltanto maggior traffico e maggior inquinamento.

     

    Altro che "restituire vivibilità e qualità all'abitato di Vallina" (non più di dieci case).

     

    Non per niente l'opera è fortemente auspicata dai sindaci di Fiesole e di Pontassieve, i quali si preoccupano della viabilità delle proprie strade, nell'interesse dei propri cittadini.

     

    Non capisco quindi la sua contentezza e il suo auspicio che: "Si possa aprire il prima possibile la fase esecutiva dei lavori".

     

    Si deve inoltre rilevare che, per mezzo delle opere pubbliche, del tutto inutili e devastanti, approvate dalla nostra amministrazione, che si stanno abbattendo in modo così impattante sul nostro territorio, il nostro paese sarà irreversibilmente rovinato, da un lato dall'autostrada a tre corsie, con distruzione della valle dell'Isone e del prezioso habitat naturale presente nel borro, dall'altro da un vero e proprio raccordo autostradale, peraltro del tutto insufficiente ad assorbire il traffico che lo percorrerà.

     

    Cordiali saluti, Paola Errani, una cittadina indignata

     

    di Paola Errani

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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