Fra le vicissitudini della galassie geriatriche MPS, c’è rimasta impaniata la Villa Chigi Saracini di Castelnuovo Berardenga.
Uno spazio enorme, che irrompe sull’intera fattura milleottocentesca del paese a ingegno di un noto architetto quale fu Agostino Fantastici.
Ma che da anni è un contenitore di ragnatele e il cui parco è giostra d’erba da tagliare, statue di autori celebri da restaurare e regno di un malinconico scoiattolo inebetito da tanta solitudine.
Venerdì 2 giugno alle ore 16.30 presso l’auditorium della medesima Villa, si parlerà di presente e futuro dello stabile, con la speranza di restituirlo alla collettività e vederne i cancelli aperti.
Fosco Vivi, ne animerà l’introduzione, Anna Nocentini dell’Accademia Musicale Chigiana, ricorderà i fasti cultural – musicali e il legame profondo dell’Accademia con il luogo.
Enrico Toti (storico dell’arte) narrerà del lavoro e dell’opera di Agostino Fantastici, le conclusioni di Fabrizio Nepi – sindaco – dal quale si aspetta una presa di posizione.
Su uno spazio che – reso pubblico – sarebbe ossigeno puro per arte, cultura, associazioni, di una comunità un po’ assopita.
Andrea Pagliantini
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