La strada che va da San Polo a Strada, quella interessata alla caduta di sassi segnalata dal signor Roberto Migno (clicca qui per leggere l'articolo), è detta Strada Nuova.
Nuova perché costruita negli anni della prima guerra mondiale, in sostituzione della strada vecchia che correva in basso presso il corso dell’Ema e dei mulini.
Fu aperta a suon di mine, come mi raccontavano gli anziani che ne sentivano i botti, per strapparla al masso che costituisce buona parte della collina, e meno male che è pietra, perché per come è situata sotto l’alta ripida scarpata, a qualche caduta di sassi è sempre stata soggetta, ne ho memoria giovanile di quando la percorrevo in bicicletta.
Notiziola interessante: alla sua costruzione vi lavorarono anche diversi prigionieri austriaci e tedeschi, e non sembra vero, ma lo è.
Se si aggiungono le insistenti piogge di questo ultimo periodo, l’incuria del bosco razzolato da cinghiali e caprioli, sempre più probabile sarà la caduta di sassi, questo è certo. Il rimedio? Non ve lo so dire.
di Miriam Serni Casalini
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