Lucolena, luglio 2023 (non medioevo e neanche l’epoca dell’anziano che tagliava l’erba con la falce).
Nelle tipiche serate estive, a “bruzzico” è bello passeggiare sulla provinciale tranquilla che circonda il piccolo borgo di Lucolena.
Peccato che tranquillo non sia chi decide di andare a fare una passeggiata perché, senza scherzare, in alcuni tratti della provinciale l’erba arriva a sfiorarti la spalla.
Quindi il temerario lucolenese, partito tranquillo da casa, si ritrova a dover tendere le orecchie ad ogni curva perché sa che, non per colpa sua, sta camminando in mezzo alla strada.
E, quasi a disagio, avrebbe preferito andare al fresco in piazza che a fare una breve camminata.
Non sono mai stata una camminatrice incallita, ma è insostenibile sia per chi guida e sa che dietro l’ennesimo cespuglio di papaveri, erba e forasacchi potrebbe esserci una persona.
Sia per quest’ultima che non si gode neanche l’aria fresca della sera perché deve trovare un perfetto equilibrio tra schivare le auto e infilare in una macchia (ovviamente con il pantaloncino corto tipicamente estivo).
Sono completamente ignorante in materia di responsabilità o tempistiche sul taglio dell’erba, ma anche da non esperta direi che forse è l’ora di darci un taglio, seriamente.
Ci rimane solo da ringraziare chi si prodiga, autonomamente e anche rischiando qualcosa, a tagliare l’erba in alcuni piccoli tratti (questo è un ritorno al medioevo e allo stradino).
Alessia Anichini
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