spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
martedì 3 Dicembre 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    “Blocco inceneritore Case Passerini. L’unico che si battè in Chianti fu Alberto Bencistà”

    In questi giorni è stata bloccata da una sentenza del TAR anche la costruzione dell’inceneritore di Firenze e così è stato definitivamente cassato il Piano provinciale dei rifiuti che prevedeva ben 3 inceneritori nella provincia di Firenze, quello di Rufina, quello di Testi e quello di Firenze.
     

     

    L’unico Comune della provincia di Firenze, che in anni non sospetti, vedremo dopo il perché, si era posto contro gli inceneritori, è stato quello di Greve, quando sindaco era Alberto Bencistà.
     

     

    Erano gli anni in cui i rappresentanti del Comune di Greve, alle riunioni di ATO, venivano emarginati, da tutti gli altri comuni, perché il sì agli inceneritori, era politicamente corretto, se eri del Pd, e volevi mantenere il posto.
     

     

    In quegli anni Alberto Bencistà parlava di economia circolare, Greve diventava un Comune Rifiuti zero, e la questione era convincere Rossi.

     

    “La questione  però – chiude Bencistà – necessita di essere affrontata dal punto di vista politico con il Presidente della Regione Enrico Rossi e con il Sindaco di Firenze Matteo Renzi, sono loro gli attori  con cui è necessario intraprendere un confronto politico serio e convincerli a cambiare strada sugli inceneritori per il territorio regionale e quello di Firenze in particolare”. (Agipress, 6 ottobre 2013).
     

     

    La successiva amministrazione Pd di Greve, come noto, ha sposato la linea ufficiale del partito, favorevole alla costruzione dell’inceneritore di Firenze.

     

    "Il Pd del Chianti – dicono ancora – ritiene comunque opportuna la realizzazione degli altri impianti previsti dal piano Interprovinciale. Ciò per consentire alla Toscana centrale di affrontare una volta per tutte la questione del trattamento dei rifiuti" (Il Gazzettino del Chianti, 14 maggio 2014).
     

     

    Ma il vento nella Piana fiorentina cominciava a cambiare, l’omologazione nel Pd cominciava a sgretolarsi e nessun bosco compensatore viene impiantato, perché c’è il businnes del nuovo aeroporto.  
     

     

    La storia più recente, racconta del Comune di Sesto Fiorentino, denominato Sestograd, perso dal Pd, proprio per l’inceneritore; del sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi (Pd) che si è messo di traverso all’inceneritore; del presidente Rossi che in questi ultimi tempi, si è schierato contro l’inceneritore di Firenze; del Pd, che per bocca della consigliera regionale Monia Monni, ha scoperto l’economia circolare.
     

     

    Insomma Greve in Chianti, sindaco Alberto Bencistà, ha precorso i tempi.

     

    Gian Luca Garetti, vice presidente nazionale di Medicina Democratica

    di Gian Luca Garetti

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Scrivi anche tu... al Gazzettino del Chianti!

    Devi segnalare un disservizio? Contattare la nostra redazione? Scrivere una lettera al direttore? Dire semplicemente la tua? Puoi farlo anzi... devi!

    Scrivici una mail a: redazione@gazzettinodelchianti.it

    Leggi anche...