Notizia: “In occasione della Giornata Nazionale della Celiachia del prossimo 16 maggio, il Comune di Impruneta, in collaborazione con la Ditta Vivenda S.p.A., concessionaria del servizio di refezione scolastica, e con la dietista comunale, ha predisposto un menù speciale interamente privo di glutine che sarà servito in tutte le mense scolastiche dell’Istituto Comprensivo “Primo Levi”, delle scuole dell’infanzia private paritarie e dei servizi educativi comunali”.
Si tratta a mio parere di una iniziativa senza senso: la celiachia – ossia l’intolleranza al glutine – è un disturbo di cui soffre, secondo le statistiche mediche ufficiali, l’1% della popolazione.
Che senso ha obbligare con un menù particolare il 99% della popolazione scolastica a nutrirsi di alimenti deglutinizzati che, se non impoveriscono certo non incrementano il valore nutrizionale del cibo somministrato.
È come abolire dal menu scolastico l’uso della cipolla solo perchè alcuni bambini ne sono allergici!
Si dice: “Con questo progetto vogliamo far sentire accolti tutti i bambini, anche quelli con esigenze alimentari particolari, promuovendo inclusione e consapevolezza”.
Baggianate! Non è così che si crea una cultura e una sensibilizzazione alimentare…
Negli anni ’50 – ve lo ricordate- si pubblicizzava la pastina glutinata di una nota marca.
Almeno quella era rivolta alla stragrande maggioranza dei nostri bambini e delle famiglie.
Il problema è che si fa sempre e solo ideologia, senza guardare alla sostanza delle cose…
Riccardo Gogoli
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