Siamo cittadine/i e residenti nel comune di Bagno a Ripoli.
Inviamo questa lettera aperta, con la speranza che possa trovare spazio nel vostro giornale e serva come monito e denuncia nei confronti di una situazione divenuta oramai insostenibile e vergognosa.
Crediamo sia importante dare voce a noi cittadini che ogni giorno, a causa dell’incuria e dell’abbandono delle strade di campagna, da parte dell’amministrazione comunale, viviamo con la paura e il terrore che possa prima o poi accadere qualcosa di pericoloso ed irreversibile a danno delle nostre persone, dei nostri familiari e dei nostri mezzi di trasporto.
Non è solo uno sfogo di rabbia, ma una vera e propria denuncia delle nostre strade di campagna che versano in condizioni vergognose, e dove l’amministrazione comunale continua a fare false promesse e poi fa anche finta finta di nulla.
Ci riferiamo in modo particolare a via Molino di Vernalese, da anni convertita in strada ad uso e manutenzione comunale.
Tale strada versa in condizioni pessime, negli ultimi due mesi, il fiume “Borro di Rimaggio” è tracimato tre volte. Tre!!!!
Ogni volta paura, fango, disagi. E ogni volta il silenzio.
Nessun intervento di ripristino, né tantomeno strutturale, nessuna messa in sicurezza, solo parole o peggio: il nulla.
E noi abitanti della via, a spalare, deviare, a continuare ad arrangiarci e soprattutto a sperare che non accada qualcosa di irreparabile.
Vogliamo poi parlare della strada comunale di via di Vicchio e Paterno, devastata da una frana da piĂą di 10 anni? Dieci anni!
Un intero decennio in cui quella strada è rimasta impraticabile e ha costretto tutto il traffico degli abitanti in quella via, a deviare su via Molino di Vernalese, che già di suo, versa in condizioni pericolose.
E sapete cosa ha fatto il Comune? Niente. Nessun progetto, nessuna messa in sicurezza, nessuna alternativa.
Come se quella parte del territorio potesse essere cancellata dalla mappa e le famiglie, i mezzi di soccorso, la viabilitĂ , non contassero piĂą nulla.
Oltre a questo inoltre, il resto della rete stradale in campagna cade a pezzi, mi riferisco a via del Carota, chiusa anche lei da oltre 4 anni a causa di una frana.
Il Comune mette il solito cartello : strada chiusa per frana, se ne lava le mani piglia e se ne va!
E a chi si lamenta risponde sempre ed unicamente che i soldi non ci sono oppure che la colpa non è loro!
Le buche sembrano crateri, l’erba, i rami, gli alberi sovrastano le strade da entrambi i lati, nessuna manutenzione e ogni volta che piove seriamente ci si chiede se sarĂ possibile tornare a casa.
La cosa più frustrante è il senso di abbandono.
Chi dovrebbe intervenire ha scordato che non viviamo fuori dal mondo e che, se mai dovesse accadere di avere bisogno di un’ambulanza o di un qualsiasi intervento tempestivo, le condizioni di queste strade, non permetterebbero un transito sicuro per chi le percorre.
Abbiamo il diritto a strade sicure, ponti che reggano, vie percorribili. Invece, tocca sperare nella buona sorte ogni volta che ci mettiamo al volante.
Non parliamo di strade sperdute, ma di vie percorse quotidianamente da centinaia di persone.
Quando si degnerĂ l’amministrazione comunale a fare interventi concreti e onerosi, anzichĂ© limitarsi a riempire una buca qui e una buca lì, giusto per dire ecco, abbiamo fatto qualcosa?!
Ci chiediamo: dobbiamo attendere di farsi male sul serio perché qualcuno si decida ad intervenire?
Dobbiamo continuare a rovinare i nostri mezzi, rischiare incidenti, solo perché chi dovrebbe garantire la nostra sicurezza è assente?
Avere strade sicure e percorribili è un nostro diritto. Quello che abbiamo invece è un insulto. Siamo stanchi di aspettare.
Vorremmo che chi di dovere leggesse questa denuncia e provasse almeno per un momento la vergogna e la paura che proviamo noi ogni giorno.
Cittadini di Bagno a Ripoli, nonché frontisti e abitanti in via Molino di Vernalese, via di Vicchio e Paterno, via della Croce
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